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Traffico di droga: i carabinieri sequestrano 1 chilo di hascisc, 4 etti di cocaina e 14 mila euro
In manette giro di calabresi (con Alfonso Mendicino) e corriere kosovaro

30/5/2021 – Una vasta operazione antidroga eseguita nella giornata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia e di Castelnovo Monti con cinque arresti e il sequestro di un chilo di hascisc, 400 grammi di cocaina e 14 mila euro in contanti. Un risultato brillante, reso possibile anche dalla collaborazione investigativa della sezione narcotici della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia e della Guardia di Finanza.

Alfonso Mendicino in un video postato su facebook

Tra gli arrestati il cutrese Alfonso Mendicino, 46 anni, già condannato per estorsione nel processo Aemilia, conosciuto per i suoi video infarciti di insulti ai reggiani (anni fa era arrivato a invocare un terremoto del quindicesimo grado della scala Mercalli) e più di recente per il video, diventato virale, che lo ha immortalato mentre aggredisce a freddo, trascina sull’asfalto e scaraventa nel torrente Crostolo un suo conoscente che era seduto al tavolino di un bar di via Dalmazia.

Al momento gli arrestati, con l’accusa a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti, sono Antonino Modafferi, 41 anni, originario di Reggio Calabria; il kosovaro Granit Veseli di 26 anni; Silvia Augenti, 46 anni di Scandale con la figlia Ilaria Olivo, 23 anni, di Montecchio; e , appunto, Alfonso Mendicino.

I carabinieri parlano di “sodalizio partiocolarmente attivo nel mercato degli stupefacenti in provincia di Reggio Emilia”. Altre persone potrebbero essere coinvolte.

La droga sequestrata

L’operazione, ha avuto come fulcro l’abitazione di Modafferi, già sottoposto agli arresti domiciliari per “gravi e specifici reati”. Poco prima delle12 di ieri, nel corso di un ininterrotto servizio di osservazione, i militari hanno visto arrivare un giovane, di nazionalità kosovara, a bordo di una Golf grigia che, in pochi secondi, è entrato e uscito dall’appartamento allontanandosi precipitosamente a bordo del mezzo.

Nel fondato sospetto che avesse appena consegnato un ingente quantitativo di droga, il Granit è stato immediatamente seguito dai militari e fermato pochi minuti dopo nel modenese. Aveva oltre 7000 euro in contanti suddivisi in rotoli avvolti nel cellophane, dei quali non ha saputo giustificare la provenienza.

Nel frattempo sempre a casa del Modafferi arrivavano donne di Reggio Emilia, madre e figlia, ritenute insospettabili: anche loro entravano ed uscivano in pochi secondo.
Fermate e perquisite sul momento, avevano ben 932 grammi di hashish suddivisi in 5 involucri e 313 grammi di cocaina ripartiti in 6 involucri. A quel punto è scattata la perquisizione anche a casa di Antonino Modafferi e lì. nascosti in lattine di coca cola modificate, c’erano 74,4 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish, vale a dire la “rimanenza” del carico consegnato poco prima dal kosovaro.

Il sigillo all’operazione lo ha messo proprio Alfonso Mendicino, che ha bussato alla porta di Modafferi proprio mentre era in corso il fermo con la perquisizione domiciliare. I carabinieri hanno perquisito anche lui e gli hanno sequestrati altri 7000 mila euro in contanti ritenuti pertinenti all’illecita attività di spaccio.

Tuttavia le manette per Mendicino sono scattate in quanto destinatario di decreto di arresto ritardato, emesso nei suoi confronti e nei confronti del complice Modafferi il 26 marzo scorso dalla Procura di Reggio Emilia, a seguito dell’arresto di un tunisino trovato con 53 grammi di cocaina ricevuti due. Anche in quella circostanza le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa di Reggio Emilia e dall’Aliquota Operativa di Castelnovo Monti.

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