30/1/2021 – La provincia è in subbuglio per la stangata delle bollette Iren del gas, ritenute da molti “anomale”. Molte famiglie sono in oggettiva difficoltà a far fronte alla scadenza. Gli importi sono parecchio elevati perchè da questo mese Iren è passata dalla vecchia fatturazione in acconto, con 5 rate più o meno costanti, alla nuova fatturazione sul consumo effettivo del bimestre: e dato che d’inverno si consuma molto di più per il riscaldamento, le bollette spellano vivi.
Sono insorte le associazioni dei consumatori, in particolare Federconsumatori e Adiconsum, subissate di telefonate dai cittadini che hanmo ricevuto la sgradita sorpresa. E persino i sindaci sono intervenuti col “gestore”, ovverossia Iren, di cui però gli stessi Enti locali sono soci azionisti, quindi in oggettiva difficoltà a fare la voce grossa con la multiutility dalla quale attendono i dividendi per far quadrare i bilanci.
Infatti il “dialogo” si è risolto con un nulla di fatto. Il coordinamento dei sindaci reggiani avrebbe strappato una miniproroga automatica della scadenza della bolletta di soli cinque giorni. Ma questo “aggiustamento” è già stato annunciato da Iren due giorni fa, insieme alla possibilità di chiedere il differimento della scadenza di 30 giorni oppure la rateizzazione degli importi.
I sindaci hanno lamentato “la mancanza di un’adeguata campagna informativa alla cittadinanza”, ma non hanno strappato nulla di più di quanto già deciso autonomamente da Iren. Evidentemente pesa non poco la carenza di capacità contrattuale rispetto alla tutela degli amministrati-clienti. Del resto ammettono la loro impotenza: “Non si tratta di una materia sulla quale possono intervenire direttamente i Sindaci – dichiarano – ma di una scelta operata dall’azienda in regime di libero mercato”.
Il punto vero è nelle scelte di gestione di Iren: cambiare di colpo il sistema di fatturazione in un momento drammatico come questo, in cui molte famiglie (e sono davvero tante) subiscono una drastica riduzione del loro reddito e sono ridotte alla sopravvivenza, non si è stata una soluzione lungimirante. Iren dovrebbe spiegare le ragioni di un errore così grave. E’ forse la spia di qualche problema più grosso? Di certo il problema è anche nelle tariffe, sempre meno alla portata della reale capacità di acquisto di un numero crescente di clienti. Cosa ne pensano i sindaci azionisti?
«Ci siamo subito attivati presso il gestore per avere spiegazioni in merito – spiega il coordinamento dei Sindaci reggiani – e dal dialogo intercorso è emerso che si tratta di una diversa distribuzione dei costi. Il passaggio dalla modalità di fatturazione “a rate costanti” alla modalità “a consumo” può determinare tale variazione essendo collegata all’andamento stagionale. Il vecchio sistema di fatturazione “a rate costanti”, in vigore prevalentemente nella provincia di Reggio Emilia, prevedeva l’emissione di 5 rate di acconto nell’arco dell’anno, ognuna con pari importo e calcolate in base al consumo medio annuale. Al termine del periodo veniva emessa una fattura di conguaglio dei consumi effettivi, talvolta con importi elevati, che scadeva nei mesi estivi».
«Non si tratta di una materia sulla quale possono intervenire direttamente i Sindaci, ma di una scelta operata dall’azienda in regime di libero mercato. Nonostante il cambiamento della modalità di fatturazione va nella direzione di seguire le indicazioni date da ARERA (l’Autorità Nazionale per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) e che fosse già stato comunicato dall’azienda con la dicitura di apposite note in bolletta, crediamo che non ci sia stata una adeguata campagna informativa per comunicare la novità a tutta la cittadinanza. Per questo, e per agevolare i clienti, abbiamo ottenuto da IREN la possibilità di posticipare i termini di scadenza delle fatture di ulteriori 5 giorni: la scadenza riportata all’interno della fattura riporta già questa dilazione. Trattandosi della prima fattura sui mesi invernali, avrà importi indubbiamente più alti rispetto alla rata costante».
Al di là di questo, considerato il periodo di difficoltà dovuto alle ricadute economiche legate all’emergenza sanitaria, è possibile richiedere lo spostamento della scadenza di pagamento di 30 giorni oppure la rateizzazione senza interessi utilizzando i canali di contatto messi a disposizione dall’Azienda fra cui l’indirizzo mail [email protected] e il Numero Verde 011.19235805.
«Il consiglio che diamo – conclude la nota dei Sindaci reggiani – è quello di comunicare periodicamente la lettura del proprio contatore in modo da limitare la fatturazione di consumi stimati e segnalare quindi quanto effettivamente utilizzato».
L’autolettura può essere comunicata chiamando il Numero Verde 800.608060 oppure scaricando l’App IrenYOU o registrandosi sul sito web clienti.irenlucegas.it.
“Da giorni stiamo interloquendo con IREN relativamente alle famose, anzi ormai famigerate, fatture arrivate questa settimana.
Si tratta di fatture di ricalcolo, che però riportano la dicitura “periodo di fatturazione novembre – dicembre”. Questo ha confuso e preoccupato moltissimi consumatori che si sono ritrovati costi incomprensibili. Abbiamo quindi chiesto maggiore disponibilità e non solo.
Le nostre richieste sono le seguenti:
Come associazione ricordiamo che NON pagare le utenze è un rischio, in primis per il consumatore stesso, che potrebbe trovarsi in difficoltà ulteriori, ma se riuscire ad ottenere le rate o a comprendere la fattura dovesse richiedere un aiuto vogliamo ricordare la nostra disponibilità” (Federconsumatori Reggio Emilia).
28/1/2021 – “Il passaggio dalla modalità di fatturazione “a rate costanti” alla modalità “a consumo” può determinare una diversa distribuzione dei costi a seconda dell’andamento stagionale.
Il vecchio sistema di fatturazione “a rate costanti”, in vigore prevalentemente a Reggio Emilia, prevedeva – nell’arco dell’anno – l’emissione di 5 rate di acconto, ognuna con pari importo, calcolate in base al consumo medio annuale. Al termine del periodo veniva emessa una fattura di conguaglio dei consumi effettivi, con scadenza nei mesi estivi, talvolta con importi elevati.
Come già comunicato più volte dall’azienda, oltre che in bolletta, anche a mezzo stampa o alle Associazioni dei Consumatori, la ragione del cambio delle modalità di fatturazione è quella di garantire una bolletta in linea con i consumi, come è stato raccomandato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (ARERA).
La nuova modalità di fatturazione prevede infatti che il gas utilizzato sia fatturato nel corso dell’anno seguendo l’andamento dei consumi comunicati periodicamente dalla società di Distribuzione locale o dal Cliente attraverso l’autolettura. Va sottolineato che il passaggio alla nuova modalità di fatturazione comporta l’emissione di fatture più alte nei mesi invernali che poi si riducono ad importi più esigui nei mesi estivi, in linea con i consumi legati all’andamento stagionale.
Per agevolare i Clienti, considerato che si tratta delle prime fatturazioni invernali a consumo con importi più alti rispetto alla consueta rata costante che in precedenza i Clienti erano abituati a pagare, Iren ha posticipato i termini di scadenza delle fatture di ulteriori 5 giorni (la scadenza riportata in fattura presenta già questa dilazione). Inoltre, come sempre fatto, e a maggior ragione in considerazione del periodo di difficoltà per l’emergenza sanitaria, per le famiglie con disagio economico, Iren offre la possibilità di richiedere lo spostamento della scadenza di pagamento di 30 giorni oppure la rateizzazione senza interessi utilizzando i consueti canali di contatto messi a disposizione dall’Azienda oppure scrivendo a [email protected] o anche chiamando il Numero 011.19235805. Per i Clienti che preferiscono invece recarsi allo sportellodi Piazza della Vittoria, a Reggio Emilia, si rammenta la possibilità di prenotare un appuntamento attraverso l’app Ufirst”.