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A Reggio si va in piazza anche
per sostenere il dittatore coreano

Non ci facciamo mancare niente

2/11/2017 – Domani sera venerdì tre novembre, in Piazza Prampolini,  la Federazione di Reggio Emilia del partito dei Carc organizzerà un presidio per esprimere solidarietà ai Governi della Corea del Nord, di Cuba e del Venezuela contro “l’imperialismo Usa”.
La sinistra estrema scenderà dalle ore 19 nell’agorà centrale per reagire «alla propaganda di guerra e di regime, opponendo solidarietà di classe, spirito antimperialista e internazionalismo proletario».

E’ la prima volta che in Emilia, e forse in Italia, si vede una manifestazione pubblica in solidarietà col dittatore Kim Jong-Un, diventato una minaccia nucleare, oggi al centro di uno scontro con gli Usa che sta avvicinando pericolosamente l’area pacifica al conflitto atomico. Il “caro Leader” di Pyongyang tuttavia ha buoni amici anche in Italia: non solo l’onorevole Antonio Razzi, ma anche i Carc, formazione dell’estremismo comunista, un tempo ritenuti vicini alle Brigate Rosse.

Kim Jong-Un

Kim Jong-Un

«Vogliamo fermare la tendenza alla guerra – spiega Andrea Scarfone, principale promotore del presidio – La Corea del Nord è stata presa di mira perchè rappresenta quel baluardo di società diversa che per forza bisogna eliminare. Il primo ottobre Alfano ha deciso di non accreditare l’ambasciatore coreano in Italia, e questo è un fatto gravissimo che denota totale asservimento all’imperialismo Usa». E alla domanda “cosa rispondete a chi vi accusa di aver simpatizzato con le Brigate Rosse?”, il referente Carc Scarfone risponde: «La solidarietà di classe è doverosa. Il proletariato non si può pentire sul suo ruolo storico».

Di recente i Carc, Il partito Comunista, l’Anpi, la Cgil e lo stesso Partito Democratico hanno promosso insieme la manifestazione “antifascista” tenuta sotto il comune contro il consigliere della Lega Nord Vinci che aveva presentato una mozione, polemica con la legge Fiano, per la messa fuorilegge anche delle espressioni e dei simboli del comunismo.

Ma l’andare a braccetto con i Carc, evidentemente, non costituisce un problema per i democrat. Del resto, nello stesso Pd e soprattutto in Mdp non mancano i simpatizzanti, se non proprio della Corea del Nord, certamente del governo dittatoriale venezuelano, che ha imprigionato gli oppositori del, presidente Maduro, ha provocato centinaia di morti nelle piazze e soprattutto ha portato il Paese al disastro economico, in piena emergenza sanitaria e alimentare.

Kim Jong-Un assiste al lancio di un missile balistico

Kim Jong-Un assiste al lancio di un missile balistico

 

SOSTEGNO CON RISERVA DEL PARTITO COMUNISTA

Sostegno “con riserva” alla manifestazione pro-Corea dal Partito Comunista Italiano.
«La nostra adesione non è acritica, sia chiaro, ma la nostra solidarietà al presidio c’è – dichiara Alessandro Fontanesi, esponente del Pci – Senza dubbio ci preme condannare l’imperialismo sfrenato degli Stati Uniti d’America».
Fontanesi porta ad esempio l’articolo undici della Costituzione Italia, che sancisce che «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
«Siamo da sempre contrari alla guerra, nonchè fedeli all’articolo 11, che peraltro porta in calce la firma di un comunista. Vogliamo sgombrare il campo dalle interpretazioni ipocrite e di comodo: l’unico Paese ad aver usato l’atomica sono gli USA, quindi la vera minaccia sono gli americani. Statunitensi dei quali abbiamo ben settanta testate nucleari nelle basi di Ghedi e Aviano, per la cui guerra l’Italia spende la cifra folle di ottanta milioni al giorno».

Scontri in Venezuela

Scontri in Venezuela

CONDANNA DELLA DESTRA E “GIUDIZIO NEGATIVO” ANCHE DI DE LUCIA

di Federica Prati*

La destra reggiana – dopo aver gioito per l’approvazione della mozione sul Venezuela del consigliere Roberta Rigon – ha subito preso una netta posizione contraria alla manifestazione di solidarietà al Governo della Repubblica Popolare Democratica di Corea. Presidio che si terrà in Piazza Prampolini domani tre novembre. Sull’evento si esprime Alessandro Aragona di FdI – An: «Mentre la sinistra si straccia le vesti per sostenere ed approvare la ridicola Legge Fiano, si può constatare come sia invece l’apologia del comunismo, soprattutto nelle sue attuazioni storiche più illiberali, ad essere una riprovevole ricorrenza soprattutto nella nostra provincia. Dopo aver assistito alle indegne celebrazioni per l’anniversario della Rivoluzione Russa, abbiamo appreso l’astensione di Mdp Articolo Uno e Movimento 5 Stelle su una mozione comunale che chiedeva l’impegno per il ripristino dei diritti umani e delle libertà civili in Venezuela. Oltre a ciò, domani ci sarà una manifestazione pro-Corea del Nord, proprio nel centro storico della città, da parte di gruppi antagonisti legati alle frange più estreme dei centri sociali. Non ci accoderemo alle proposte del deputato Fiano e non chiediamo che tali manifestazioni vengano proibite. Rimane comunque la ferma condanna per partiti e movimenti politici, tra cui il M5S che pian piano scopre la sua vera natura, che non fanno nulla per prendere le distanze da simili posizioni, come del resto l’amministrazione cittadina. Il comunismo è l’unica ideologia novecentesca ancora realmente pericolosa e che vive di connivenze e simpatie più o meno celate, e questi presidi ne sono la dimostrazione evidente. Fatti come questi convalidano la necessità di tenere alta la guardia».
Con grande sorpresa, riguardo alla manifestazione di domani, anche il parere del consigliere Pd Dario de Lucia è del tutto negativo. L’esponente si è definito infatti «assolutamente contrario al presidio», in quanto i tre Paesi ai quali esso è dedicato (Venezuela, Cuba e Corea del Nord) sarebbero in situazioni «completamente differenti».
«C’è una grande differenza fra essere sostenitori del Governo Maduro e votare una mozione in consiglio – spiega il consigliere – Maduro è stato eletto democraticamente, e alla sua opposizione vi sono altre “schifezze”. Peraltro, andando ad analizzare la situazione prima di Chavez, vi erano indici economici più bassi e una condizione generale assolutamente critica. Assolutamente non parteciperò alla manifestazione indetta dalla Federazione Carc, ma scherziamo? Paragonare Cuba e Venezuela alla Corea del Nord è del tutto errato. Sono contesti completamente diversi». De Lucia interviene inoltre sulla mozione presentata in Consiglio da Roberta Rigon, un documento che impegna Sindaco e Giunta ad adottare misure per contrastare la crisi economica e istituzionale che sta attraversando il Venezuela. Al momento della votazione, il consigliere De Lucia è uscito dall’aula, differentemente da altri esponenti del Partito Democratico che hanno espresso voto favorevole al testo.
«Ritengo che il documento fosse semplicistico e sibillino – spiega il democrat – Voleva catalogare buoni e cattivi, e la storia non si scrive in questo modo. Rigon ha accettato la mediazione con il Pd, che ha votato il documento in quanto ha diverse anime al suo interno, non tutte così “rosse”. A quel punto la mozione era quasi votabile, vi dirò, tuttavia non ne condivido i toni». De Lucia conclude con una frecciata: «Non ha senso discutere un testo del genere a Reggio Emilia, ne riparleremo quando un italiano sarà coinvolto in Venezuela…».

(*DALLA VOCE DI REGGIO EMILIA) 

 

 

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10 risposte a A Reggio si va in piazza anche
per sostenere il dittatore coreano

Non ci facciamo mancare niente

  1. Carlo Baldi Rispondi

    02/11/2017 alle 14:22

    Che vergogna !
    Carlo Baldi

  2. J. Rispondi

    03/11/2017 alle 15:04

    Ci sono più cose sbagliate in questo articolo che nella cronologia di un tredicenne. Ancora una volta “congratulazioni” al vergognoso giornalismo di regime che non perde occasione di far sfoggio del suo inqualificabile squallore.

  3. Pierluigi Rispondi

    03/11/2017 alle 16:20

    Grazie al “vergognoso giornalismo di regime” Lei può insultare pubblicamente parandosi dietro un nickname. Provi a fare altrettanto nella Corea di Kim, o magari nel Venezuela dove il sindaco democratico Ledezma è incarcerato da due anni senza accusa e senza processo. Sempre a disposizione per ospitare le Sue opinioni anche se divergenti da quelle di Reggio Report.
    Pierluigi Ghiggini

  4. Stefano Dondi Rispondi

    03/11/2017 alle 19:29

    Non c’è verità in quello che dice, Sig. Pierluigi Ghiggini; chi è stato in Corea del Nord, riporta notizie totalmente contrarie da quelle di regime in mano ai soliti monopoli dell’informazione capitalistica; quelli che sono incarcerati in Venezuela sono frange dell’estrema destra fascista che favorisce eventuale colpo di stato imperialista!!! La Corea di Kim? Lei dovrebbe citare del maccartismo americano e della feroce repressione attuata nei confronti dei comunisti nel continente americano negli anni ’50 e ’60. Parli delle feroci dittature capitaliste e nazifasciste in Sudamerica, attuate a spron battuto nell’arco di tutto il XX°secolo e sostenuti dalla Cia americana. Parli dei milioni di morti comunisti commessi in Indonesia negli anni ’60 dal governo filofascista e filo-americanista del dittatore indonesiano Suharto, sostenuto dal capitalismo imperialista a livello globale. Di questi avvenimenti storici e contemporanei sopra elencati (mi creda, ne ho citati una minimissima parte) non parlate, non ricordate e non pubblicate mai !!! Ecco cosa non va !!! Siete revisionisti e negazionisti anticomunisti; i milioni di morti li hanno commessi i regimi facenti parte del sistema capitalista attraverso le solite guerre e ingerenze imperialiste. Spero sia in buona fede, io credo che Lei sia un buon democratico, ma anche un poco provocatore affermando: “Lei può insultare pubblicamente parandosi dietro un nickname. Provi a fare altrettanto nella Corea di Kim, o magari nel Venezuela dove il sindaco democratico Ledezma è incarcerato da due anni senza accusa e senza processo” aggiungendo inoltre: “Sempre a disposizione per ospitare le Sue opinioni anche se divergenti da quelle di Reggio Report”?…però quando i nickname sono dei nazifascisti, Voi intervenite ? Censurate ? ci mancherebbe altro!!! La Vostra cultura è tratta solitamente dall’ignobile “libro nero del comunismo” edito in Francia da storici e giornalisti di orientamento fascista e gollista, e dal pessimo “il passato di un illusione” del revisionista anticomunista Francois Furet? Occorre assolutamente studiare l’attualità contemporanea e la verità storica senza revisionismi e negazionismi anticomunisti, per cortesia!!!
    Cordiali saluti !!!
    Stefano Dondi

    • Pierluigi Rispondi

      03/11/2017 alle 20:31

      A proposito di documentarsi, lei si sta facendo un film di fantascienza sul sottoscritto e la sua formazione. La invito a discutere con più rispetto per i suoi interlocutori. E comunque la tragedia del comunismo è sotto gli occhi di tutti. Legga, legga senza pregiudizi cosa scrivono gli storici russi sullo stalinismo.
      Pierluigi Ghiggini

      • J. Rispondi

        03/11/2017 alle 20:43

        Quali storici? Quelli a libro paga della nuova classe dirigente russa? O i fatti che parlano delle conquiste delle masse popolari (istruzione, abitazione e sanità gratis, lavoro garantito a salario ed orari decenti, fino a mandare nel cosmo un’operaia di fabbrica e il figlio di un carpentiere ecc.) nei paesi socialisti? Sotto gli occhi di tutti è la tragedia del capitalismo che ci spinge verso la guerra privando i giovani del loro futuro e provocando ovunque morte, miseria e distruzione.

      • Stefano Dondi Rispondi

        03/11/2017 alle 23:04

        sono a dir poco scandalizzato delle sue considerevoli esplicazioni e del mancato rispetto nei confronti del sottoscritto, nessun cordiale saluto !!!

  5. Marco Escarotico Rispondi

    03/11/2017 alle 20:26

    Infatti in Venezuela c’è talmente tanta censura e mancanza di libertà di stampa che il 70% dei media è in mano all’opposizione…

  6. J. Rispondi

    03/11/2017 alle 20:35

    Caro Pierluigi, io non insulto nessuno e non ho bisogno di farlo perché ritengo che l’insulto sia proprio di chi non ha argomenti per affrontare una discussione. Scusi però una curiosità: chi sarebbe Massimo Razzi?

    P.S. A conferma dell’egregio commento del sig. Dondi, io sono stato in Corea del Nord e a maggior ragione ribadisco che il giornalismo italiano mainstream è giornalismo di regime (che, per inciso, non sarà salvato dalle ridicole “campagne anti-bufale” delle “amiche” Boldrini e Fedeli).

    • Pierluigi Rispondi

      04/11/2017 alle 10:47

      Pardon, mi riferivo ad Antonio Razzi.

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