31/5/2017 – Due donne egiziane e un’ albanese sono state condannate in rito abbreviato dal Gup Dario De Luca per il tentativo di ricatto ai danni di un anziano ex parroco del centro di Reggio, attraverso un video hard. La condanna, scontata di un terzo, è per ciascuna di un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa) col pagamento di una provvisionale di tremila euro al sacerdote costituitosi parte civile e rappresentato nel processo dall’avvocato Federico Bertani.
La vicenda risale a cinque anni fa, ma le indagini si erano arenate quando la pm Katia Marino, titolare dell’inchiesta, ottenne il trasferimento alla procura di Modena. Le condanne sono state chieste in udienza dal procuratore di Reggio Emilia Giorgio Grandinetti. In sostanza il giudice ha creduto alla versione del sacerdote. Le due egiziane Sally Aili Moursi di 55 anni e Nahed Mahmed Ali Abou El Enini di 37 anni, con la complicità dell’albanese Valjeta Zebeli di 40 anni, che compare anche lei nel filmato girato nella casa dell’ex parroco, tentarono l’estorsione chiedendo al sacerdote la somma di 60 mila euro, altrimenti avrebbero reso pubblico il video.
Ma il prete anzichè pagare andè a denunciare il ricatto in Questura. secondo la Diocesi, il sacerdote fu ingannato da una delle donne che si era spacciata come terapeuta esperta in massaggi per lenire i dolori alla schiena e i problemi alle gambe.