31/5/2016 – Con l’operazione “PARADISE” (così denominata perché la base operativa era in Via Paradisi) i Carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia hanno disarticolato un’organizzazione transazionale di spacciatori, documentando diverse migliaia di cessioni di cocaina ed eroina per un business milionario.
Le partite di droga affluivano dall’hinterland milanese in Via Paradisi, nella zona della stazione di Reggio Emilia, e venivano poi spacciate nelle piazze e ai parchi del centro storico: zona teatro Valli, isolato San Rocco, Piazza Fontanesi, zona stazione etc..).
Tra i numerosi consumatori segnalati dai Carabinieri anche esercenti e dipendenti di attività commerciali sempre del centro storico.
Ma ecco i numeri dell’operazione Paradise, coordinata dal pm di Reggio Emilia Valentina Salvi: sei persone tratte in arresto (5 in carcere e una ai domiciliari), sei sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia, una sottoposta con obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, oltre 2.000 cessioni di droga documentate dai Carabinieri nel corso delle indagini, mezzo chilo di cocaina sequestrata e decine di assuntori segnalati dai Carabinieri. Il sodalizio criminale era formato prevalentemente da tunisini, ma anche da marocchini e un libanese.
L’inchiesta, avviata nel settembre 2015 e sviluppata avvalendosi anche di attività tecniche (servizi di osservazione e pedinamento, intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video e dichiarazioni rese da taluni assuntori), ha permesso di:
documentare oltre 2.000 episodi di spaccio;
segnalare alla Prefettura più di 20 consumatori, tra cui professionisti,
commercianti e dipendenti di attività commerciali della città del Tricolore;
arrestare in flagranza di reato 5 trafficanti e di sequestrare oltre 500 grammi di stupefacenti, tra cocaina ed eroina, nonché 1.300 euro in contanti, provento della peculiare attività criminale;
individuare e neutralizzare un importante canale di approvvigionamento della droga , acquistata prevalentemente nella piazza milanese.
Da qui 13 provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Reggio Emilia, tutti eseguiti dai Carabinieri reggiani che hanno operato nelle province di Reggio Emilia, Milano, Novara e Varese.
In carcere sono finiti i fratelli tunisini Tarek RHIMI 37enne residente a Reggio Emilia, Maher RHIMI di 33 anni e Hicham RHIMI di 35, entrambi clandestini,
i cittadini marocchini clandestini Youssef SAGHRAOUI di 36 anni e Ahmed ENNAJI di 27 anni, mentre la 23enne Zhor ESSAFI, marocchina residente a Lonate Pozzolo (Varese) è finita ai domiciliari: insieme a Rhimi Tarek è rivenuta a capo dell’organizzazione.
Provvedimento cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Reggio Emilia, invece, nei confronti di altri 4 tunisini, un marocchino e un libanese, tutti senza fissa dimora. Obbligo di presentazione alla P.G. per un 34enne cittadino tunisino domiciliato a Reggio Emilia.