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Forza Italia lancia a Reggio Emilia la campagna “Un presepe in ogni Comune”

Natività: scena del presepe di Antonio Pigozzi (Gazzano di Villa Minozzo)

Natività: scena del presepe di Antonio Pigozzi (Gazzano di Villa Minozzo)

2/12/2015 – Forza Italia lancia a Reggio Emilia  la campagna “un presepe in ogni Comune” per “la difesa delle nostra cultura e delle nostre tradizioni cristiane”. Lo fa con una mozione del capogruppo Giuseppe Pagliani indirizzata al sindaco di Reggio Emilia, che fa riferimento sia alle notizie sulla cancellazione da parte di alcune scuole delle iniziative legate alla celebrazione del Natale cristiano, con l’argomento che ciò turberebbe la convivenza con le altre religioni, sia alla campagna “un Presepe in ogni scuola” lanciata dal Quotidiano Nazionale come reazione al tentativo di cancellare tradizioni e manifestazioni di fede che sono parte ineliminabile del nostro orizzonte culturale.

Giuseppe Pagliani

Giuseppe Pagliani

Così: Pagliani invita  l’amministrazione reggiana  ad allestire il presepe in un luogo istituzionale e in una piazza cittadina, impegnando i consiglieri comunali a portare statuine e addobbi “a proprie spese” per “non gravare sulle casse dell’amministrazione pubblica”,  nonchè”a  organizzare una inaugurazione del Presepe invitando i rappresentanti e i cittadini appartenenti alle comunità di altre fedi religiose per una condivisione di questo simbolo cultural- religioso e per celebrare insieme i valori della tolleranza e della pace”.

“L’integrazione passa attraverso l’affermazione e il rispetto delle proprie tradizioni e non si basa su ipocrite rinunce, inutili e dannose – sostiene il capogruppo azzurro – L’esposizione di simboli religiosi in spazi e locali pubblici non contrasta con la diversa concezione della laicità e non costituisce elemento di offesa nei confronti di appartenenti ad altre confessioni”.

D’altra parte “la nostra cultura occidentale è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana e  il presepe, oltre che elemento di cultura e tradizione, rappresenta uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli”.

L'arrivo della Cometa: scena del presepe di Antonio Pigozzi

L’arrivo della Cometa: scena del presepe di Antonio Pigozzi

<font color=red>”UN PRESEPE IN OGNI COMUNE”: IL TESTO DELLA MOZIONE </font>

GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA

 Reggio Emilia, 2 dicembre 2015

 Al Sindaco di Reggio Emilia

 Al Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Emilia

 Mozione: Per la difesa della nostra cultura e delle nostre tradizioni cristiane “Un presepe in ogni Comune”

 Premesso che:

gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi lo scorso venerdì 13 novembre rappresentano un attacco al cuore dell’Europa e quindi all’intero mondo Occidentale ;

Considerato che:

tali atti, come ha dichiarato il Presidente Francese Hollande al Parlamento “sono atti di guerra, che hanno fatto almeno 129 morti e numerosi feriti. Costituiscono un’aggressione contro il nostro Paese, contro i suoi valori, contro la sua gioventù, contro il suo modo di vivere”;

Richiamate le notizie che:

diverse scuole avrebbero cancellato alcune iniziative legate alla celebrazione del Natale per “non turbare” la sensibilità delle famiglie non cattoliche;

Considerando che:

le nostre tradizioni culturali, artistiche e religiose sono elemento costitutivo  della nostra identità nazionale ed europea;

Tenuto presente che:

negli ultimi decenni la popolazione italiana si è arricchita della presenza di migliaia di cittadini provenienti da altri paesi, anche extraeuropei, in cui la popolazione professa una fede diversa da quella cristiana o cattolica;

Preso atto che:

l’integrazione passa attraverso l’affermazione e il rispetto delle proprie tradizioni e non si basa su ipocrite rinunce, inutili e dannose;

Richiamato che:

la nostra cultura occidentale è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana e che il presepe rappresenta oltre che elemento di cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli e proiezione nel futuro in particolar modo per le giovani generazioni;

Rilevato che:

la previsione dell’esposizione di simbologie religiose in pubblici spazi e locali non contrasta con la diversa concezione della laicità e che non preclude il riconoscimento del valore e del rilievo del fenomeno religioso nella sfera pubblica e che tali simbologie non costituiscono elemento di offesa nei confronti di appartenenti ad altre confessioni religiose;

Ritenuto opportuno responsabilizzare ciascun componente il Consiglio quale espressione della cittadinanza a testimoniare l’identità culturale di appartenenza contro la minaccia di disintegrazione delle nostre tradizioni, anche quelle religiose, in particolare con l’approssimarsi delle festività natalizie;

Vista anche la campagna avviata in questi giorni dal Quotidiano Nazionale per favorire l’allestimento di un presepe nelle scuole (campagna “presepiamoci”);

Invita il Sindaco Luca Vecchi di Reggio Emilia

 

Ad allestire in un luogo istituzionale e in una piazza un Presepe;

A coinvolgere tutti i consiglieri nella realizzazione del Presepe e a fornire, a proprie spese, le statuine e gli addobbi per non gravare sulle casse dell’amministrazione pubblica

Impegna il Consiglio comunale di Reggio Emilia:

Ad organizzare una inaugurazione del Presepe invitando i rappresentanti e i cittadini appartenenti alle comunità di altre fedi religiose presenti nel territorio per una condivisione di questo simbolo cultural- religioso e per celebrare insieme i valori della tolleranza e della pace.

Giuseppe Pagliani Capogruppo Forza Italia in Provincia

 

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3 risposte a Forza Italia lancia a Reggio Emilia la campagna “Un presepe in ogni Comune”

  1. Ale Rispondi

    02/12/2015 alle 11:42

    Sono stata tanti anni fa in Marocco, Tunisia e Turchia. In quei paesi l’occhio di Allah era ovunque presente, anche se zone ad alta vocazione turistica.
    Per entrare nelle moschee (tutte), bisognava avere un abbigliamento consono, niente spalle scoperte, abiti corti, le donne con il capo coperto come un tempo anche nelle nostre chiese, via le scarpe lasciate fuori, al massimo si potevano indossare i calzini.
    Perchè noi dovremmo abdicare alle nostre tradizioni? Nessuno lo fa, neanche gli altri ed è giusto così.
    Si rispettano le regole del paese dove si va, che sia da turisti o da emigranti. Ma è così difficile da capire?

  2. fabiana setti Rispondi

    02/12/2015 alle 12:23

    …bellissima iniziativa e secondo me la miglior risposta non solo al terrorismo di matrice islamico- nichilista, ma anche a una vuota visione laicistico-ideologica di società che ha come pretesa l’abdicazione di qualsiasi valore soprannaturale, tradizionale e religioso, che riporta non solo Dio al centro, ma con esso l’uomo, nella visione del Bambino, con tutta la sua semplicità, forza e bellezza…una scelta che non si vuole imporre a nessuno, ma che almeno in un mondo come il nostro, che ha fin troppi input, almeno consente di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto

  3. alberto Rispondi

    02/12/2015 alle 22:15

    Spero che tutto questo porti a una conversione del cuore e a pregare tutti per la pace nel mondo. So che è un’impresa assai ardua. Siamo avvelenati dala paura, dal sospetto e siamo storditi dagli strascichi di un lungo periodo di consumismo pagano, ma per pregare basta alzare il cuore a Dio e restare abbracciati alla sua misericordia.

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