30/6/2014 – Federconsumatori ha iniziato di buon mattino una campagna a tutela dei viaggiatori, nella stazione centrale di Reggio Emilia, distribuendo un migliaio di copie di materiale informativo. Oltre cento le persone che hanno chiesto indicazioni e hanno voluto i recapiti dell’associazione per contattare gli operatori ed essere aggiornati relativamente alle prossime iniziative su questo tema.
Federconsumatori ha presentato all’Autorità dei Trasporti e all’Antitrust un esposto per l’abolizione delle clausole scorrette contenute nelle “condizioni di trasporto” di Trenitalia e condivise in Emilia Romagna anche da Tper, attuale socio nel consorzio di gestione del servizio ferroviario regionale.
«Una serie di “condizioni di contratto” – sostiene Federconsumatori – che garantiscono solo le imprese ferroviarie ed escludono attraverso clausole e limitazioni la maggior parte degli utenti, vittime di disservizi e ritardi, da indennizzi e rimborsi».
La situazione del trasporto su rotaia in Regione viene definita «scandalosa»: «Solo nel 2013 in Emilia Romagna si sono registrati 10.000 treni regionali soppressi, spesso per materiali obsoleti (età media oltre 30 anni) e 1 treno ogni 10 è arrivato con un ritardo superiore a 5 minuti. Ci sono state 28 biglietterie aperte su 250 stazioni, con utenti in perenne difficoltà nella ricerca dei biglietti e validatrici, sempre sotto minaccia di multe e sanzioni».
«Siccome il bando di gara attraverso il quale sarà determinato il nuovo contratto di servizio per il trasporto regionale concederà tale appalto per i prossimi 15 anni, FEDERCONSUMATORI ritiene che il nuovo contratto dovrà per forza garantire nuovi diritti per gli utenti – dichiara il presidente di Federconsumatori Reggio, Giovanni Trisolini – Ci appelliamo all’Antitrust in difesa dei diritti di lavoratori e studenti che utilizzano i mezzi».
In sostanza l’associazione di tutela chiede:
1) Agli utenti venga garantito un nuovo ed efficiente sistema informativo sia a terra che a bordo treno;
2) Essendo superato l’attuale Protocollo di Conciliazione con Trenitalia (perché esclude proprio gli utenti meno tutelati del trasporto ferroviario regionale) si richiedono nuovi strumenti più efficaci;
3) Vengano revisionate le “Condizioni di Trasporto” predisposte unilateralmente dalle imprese ferroviarie, con nuovi criteri basati sull’equilibrio degli obblighi tra le parti;
4) Vengano adeguati i parametri di qualità delle Carte dei Servizi basandosi sui quanto previsto dalle norme europee.
Aggiunge Trisolini: «Chiediamo il sostegno di utenti e pendolari per l’avvio di un confronto tra associazioni di consumatori e rappresentanze degli utenti con la Regione Emilia Romagna, le imprese ferroviarie e l’autorità di regolazione dei trasporti».