3/3/2014 – Il direttore generale del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, è tornato in libertà. Il Tribunale del Riesame di Roma, con ordinanza del 25 febbraio, ha revocato gli arresti domiciliari disposti dalla Procura capitolina in ordine all’inchiesta sulla presunta scomparsa di documenti dal Ministero dell’agricoltura. L’ordinanza è stata depositata in cancelleria venerdì 28 febbraio.
Ne danno notizia i difensori di Deserti, avvocati Gian Luigi Pieraccini e Monica Guerzoni. Il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato in toto l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari emessa in data 3 febbraio 2014.
«Il Deserti – riferiscono i legali – ha spiegato con dovizia di particolari, nel corso dell’interrogatorio di garanzia durato circa un’ora e trenta, ciò che è accaduto nella giornata del 28 gennaio in cui lo stesso ha incontrato, per motivi di lavoro, alcuni funzionari dello stesso Ministero.
Ha altresì spiegato le motivazioni per cui, alla data del 27 febbraio 2013, deteneva alcune note e atti originali, appartenenti allo stesso Ministero. In particolare, si trattava di una detenzione del tutto inconsapevole in quanto asportati, per errore, assieme a corposo materiale di lavoro personale che egli aveva accumulato nel corso di 6 anni di lavoro al Ministero e che aveva portato con sé al momento delle dimissioni dall’Ufficio Ministeriale.
Le dimissioni sono peraltro intervenute il 22 maggio del 2012 con abbandono del posto di lavoro il 29 maggio, ovvero in coincidenza con i tragici eventi conseguenti al terremoto dell’Emilia e bassa mantovana. Dovendo egli prendere funzioni, come effetti ha preso il 5 giugno 2012 presso il Consorzio del Parmigiano Reggiano, il trasloco è avvenuto con modalità a dir poco concitate».
Inoltre la difesa ha dimostrato che i documenti detenuti inconsapevolmente «erano comunque disponibili nel sistema di archiviazione informatica degli atti del Ministero, e in alcuni casi erano addirittura stati confezionati in più originali e pertanto non vi era alcun concreto interesse a sottrarli. D’altra parte mai nessuna denunzia di smarrimento o sottrazione era intervenuta da parte del Ministero nonostante che tutti i documenti avessero data anteriore al luglio 2011. Il Tribunale ha annullato l’ordinanza cautelare disponendo la revoca di ogni misura nei confronti dell’assistito».