6/11 – L’arresto di un uomo di 39 anni, Patrick Panigazzi, incensurato, trovato in possesso di cinque chili e mezzo di hashish è l’ultimo, clamoroso atto dell’operazione “Arianna” che la polizia di Reggio Emilia (sezione narcotici) ha portato avanti da agosto contro lo spaccio diffuso in città. In tutto sono finite in carcere 15 persone, tre delle quali italiane.
Panigazzi, incensurato e con regolare lavoro, aveva accettato di fare il corriere di droga per conto di uno straniero, in cambio di un compenso. Nel precedente grosso sequestro, a fine novembre, era stato trovato un chilo di hascish nascosto su di un’auto bloccata in via Gramsci. Tra i tre arrestati, anche qui un italiano, il 26enne Davide Canosa.
Nel commentare l’arresto di Panigazzi, avvenuto su richiesta del pm poi accettata dal gip, questa mattina il capo della mobile Domenico De Iesu ha fatto il punto sulla situazione a Reggio e ha presentato una serie di stime sul consumo di droga.
Ecco in sintesi le cifre dell’operazione Arianna: sequestrati 1 chilo e 640 grammi di eroina (pari a 6 mila 560 dosi per un valore sul mercato di 262 mila euro), quasi due etti di cocaina (circa seicento dosi, valore trentamila euro), 6 chili e 380 grammi di hascisc e 620 grammi di marijuana.
Quindici le persone arrestate, di cui 3 italiani, 7 tunisini, due marocchini, un albanese e due nigeriani. Sequestrati anche denaro per 2 mila 560 euro, 24 telefoni cellulari (preziosi per ricostruire la rete dello spaccio) e un’autovettura.
Sono state controllate in tutto 147 persone nel corso di 62 servizi che hanno impegnato 84 uomini.
De Iesu, dicevamo, ha fornito valutazioni impressionanti sul consumo di stupefacenti a Reggio Emilia: circa 20 chili di eroina al mese, 20 chili di cocaina, un quintale di hascisc e circa 70 chili di marijuana. Secondo la Questura aumenta il consumo di eroina tra i giovanissimi dai 16 anni in su e fra gli ultra trentenni. Contestualmente il consumo di hascisc e marijuana comincia dalla scuola media inferiore, già in seconda, a dodici-tredici anni.
leno lazzari
06/12/2013 alle 21:36
Quando mio figlio frequentava ancora lo scientifico
e mi capitava di accompagnarlo in auto, vedevo alcuni ragazzi che arrivavano alle otto del mattino davanti l’istituto con fumando (e passi !…..), ma anche fumati e/o con lattina di birra regolamentare esibita in piena vista.
Questo nove anni orsono, quindi questa faccenda non mi sorprende affatto.
Mo stai a vedere che la chiave sta tutta lì……. tenerli discretamente d’occhio per accorgersi in tempo di qualcosa che non va !?
Quello dei genitori, a farlo bene è un mestieraccio
ma da anche le sue soddisfazioni.
Leno Lazzari