26/9/2023 – “Sono state ben quindici le rogatorie cui la Francia ha formalmente risposto negando ogni suo coinvolgimento nella tragedia di Ustica. L’ultima risposta è del presidente Chirac, il 26 settembre del 2000, quando appunto il presidente francese precisa che quella è la quindicesima
rassicurazione da parte del suo governo.
Cosa dovrebbe fare ora Macron, considerato anche che a far cadere quel velivolo fu una
bomba, come la sentenza penale lascia intendere senza ombra di dubbio?”. Ha replicato con queste parole Leonardo Tricarico, presidente dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica,
alle affermazioni di Daria Bonfietti, che aveva invitato il governo a “rivolgere attenzione nei riguardi della Francia”.
Bonfietti inoltre, spiega il generale, “chiama in causa per l’ennesima volta Francesco Cossiga, facendo ancora una volta finta di non sapere che la sua affermazione fu da lui stesso corretta, in pratica smentita, in una successiva precisazione.
Essendo questi i fatti, gli interrogativi che si pongono sono alquanto preoccupanti se anche chi dovrebbe più di ogni altro cercare la verità continua a gettare sabbia negli ingranaggi e si unisce ad un personaggio come Giuliano Amato nel divulgare informazioni imprecise, incomplete, fuorvianti o completamente
false”.
“Auspichiamo ancora una volta – prosegue Tricarico – che la magistratura finalmente chieda ragione di questi comportamenti così gravi, poco comprensibili nelle loro vere motivazioni (per
Amato confliggenti con dichiarazioni rese sotto giuramento) e tutto così poco stigmatizzato da istituzioni, stampa ed appunto giustizia.
La nostra associazione Avdau è ovviamente pronta a fornire alla presidente Meloni o ad altra istituzione
interessata tutta la documentazione a sostegno di eventuali iniziative di governo che potranno essere così incardinate sul rigoroso rispetto dei fatti e delle verità accertate”.
L’ ex parlamentare e ministro Carlo Giovanardi ha recuperato i lanci di agenzia dell’Ansa con le dichiarazioni di Francesco Cossiga in merito alla tragedia del Dc9 Itavia diretto a Palermo ed esploso tra Ponza e Ustica la sera del 27 giugno 1980. Giovanardi si è fatto certificare i testi dall’Ansa, che qui pubblichiamo.
“E’ davvero incredibile – commenta in proposito il politico democristiano – che l’ indagine sul missile sia stata riaperta senza tener conto della immediata marcia indietro di Cossiga. Cossiga cita Amato, ma Amato aveva sempre detto che Martini aveva parlato soltanto di bomba, come risulta agli atti di tutti i contesti in cui Martini venne sentito!
DI SEGUITO I LANCI ANSA
26 GENNAIO 2007 –
USTICA: COSSIGA, IPOTESI MISSILE FU AVANZATA DA MARTINI
(ANSA) – ROMA, 26 gen – Francesco Cossiga, presidente emerito
della Repubblica, fa alcune puntualizzazioni sulla strage di
Ustica e sull’ipotesi dell’abbattimento dell’aereo da parte di
un missile. Tesi contestata ieri dall’ex generale dell’
Aeronautica Vincenzo Manca, per il quale quanto sostenuto da
Cossiga serve solo ad ”intossicare” l’informazione.
Cossiga afferma che ”la convinzione che l’aereo italiano
caduto ad Ustica fosse stato abbattuto per errore da un caccia
alleato con un missile non ad impatto ma a risonanza, che,
nascosto al radar avversario, aveva acquisito un obiettivo
ostile e sbaglio’ l’angolo di lancio, non fu mia, ma del
direttore del Sismi ammiraglio Martini, che ne informo’ il
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri di allora, quando io presidente della Repubblica, su
richiesta dall’Associazione delle Vittime ed in particolare
della collega Senatore Bonfietti, donna coraggiosa, forte,
risoluta e prudente, sollecitai perentoriamente il governo,
dietro consiglio del mio Consigliere Militare e Primo Aiutante
di Campo Generale di squadra aerea Nardini, e ottenendolo, a
provvedere al recupero del relitto, cosa che non si era fatta
(io lasciai la presidenza del Consiglio dei Ministri subito dopo
le due stragi di Bologna e di Ustica)… perche’ troppo
difficile e costosa”.
”Altro – prosegue Cossiga – non saprei dire, e no so se
altro sappia l’allora sottosegretario di Stato alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, perche’ uomo retto e grande giurista
quale e’, tutto ha certamente detto di quanto sapeva alla
magistratura”.
”Ma di questo – conclude Cossiga – parlarono largamente i
giornali dell’epoca che erano allora la principale e quasi
esclusiva fonte di informazione dei presidenti della Repubblica
dell’epoca, cui erano riconosciuti poteri ben minori che non
oggi, ieri, e … avantieri”. (ANSA).
3 GIUGNO 2009
USTICA: COSSIGA,MAI DETTO AEREO ABBATTUTO DA POTENZA ALLEATA
(ANSA) – ROMA, 3 GIU – ”Non ho mai affermato di sapere che
fu l’aereo di una potenza amica ed alleata ad abbattere per
errore l’aereo di Itavia nei cieli di Ustica: a me e’ stato
detto dall’allora capo del Sismi, l’ammiraglio Martini”. E’
quanto puntualizza il senatore a vita Francesco Cossiga. (ANSA).