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“San Girolamo diventi un centro di spiritualità”
L’arcivescovo Morandi alla celebrazione della Santa Croce

14/9/2023 – La croce: svuotamento, abbassamento come scrive l’apostolo Paolo o cammino di innalzamento regale come indica l’evangelista Giovanni?

Su questo paradosso si è focalizzata l’omelia che l’arcivescovo Giacomo Morandi ha pronunciato nel corso della concelebrazione presieduta nel pomeriggio di giovedì 14 settembre – festa dell’Esaltazione  della Santa Croce – emblematicamente nella chiesa dei Santi Girolamo e Vitale, gemma del centro storico di Reggio, costruita come un percorso iniziatico alla Passione e alla fede, intorno a una copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Chiesa che costudisce la Scala Santa, tradizionalmente percorsa in ginocchio nel giovedì di Passione per invocare grazie e impetrare l’indulgenza plenaria.

Qui ha sede da secoli la venerabile omonima confraternita. E accanto alla chiesa vi è la Casa della Carità.

Il pensiero della morte accompagna l’uomo, porta angoscia. Ma il vangelo per tre volte precisa che Gesù sarà innalzato: quindi la croce non è svuotamento ma intronizzazione regale. Ecco allora ch e le due realtà possono coesistere.

La “via della croce” consiste nel far morire l’uomo vecchio con le sue passioni perché si riveli l’uomo nuovo.

E “prendere la propria croce” equivale a fare della propria vita un’offerta.

La via della Chiesa è quella di Cristo, quindi quella della Croce e il bene vince, anche se sembra perdere: questa è la logica della croce.

Il Signore ci aspetta, lascia che ci agitiamo, che cerchiamo di risolvere i problemi con le nostre forze, ma alla fine si arriva a lui, che è la nostra speranza; la parola di Dio è fedele e bisogna esaltare il Crocifisso, il più bello tra i figli dell’uomo.

Rispondendo al saluto e al ringraziamento  di Zeno Davoli “padre ordinario” della confraternita, mons. Morandi ha sottolineato la necessità di fare di San Girolamo un propositivo centro di spiritualità, capace di offrire all’uomo del terzo millennio una puntuale e competente lettura spirituale di testi sacri e della realtà in cui è inserito; e al riguardo ha manifestato la sua disponibilità a partecipare.

(g.a. rossi)

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