3/7/2023 – Nuovi libri (ormai riempiono uno scaffale) sulla vicenda di Dante Castellucci, il leggendario comandante partigiano Facio: una delle pagine più luminose della Resistenza italiana prorprio per la grandezza del calabrese Facio, compagno di Aldo Cervi nel gruppo dei Campi Rossi, arrestato insieme ai fratelli Cervi, sfuggito alla fucilazione per mano dei tedeschi e a una condanna a morte del comando militare del Pci di Reggio Emilia, eroe delle battaglie del Lago Santo parmense e di Borgotaro, comandante amato e ammirato del battaglione Matteotti Picelli. E al tempo stesso una pagina fra le più buie per le circostanze stesse della morte di Facio, assassinato per volere di un “tribunale” partigiano comunista in alta Lunigiana, con una infame sentenza eseguita ad Adelano di Zeri all’alba del 22 luglio 1944.
Domani, martedì 4 luglio alle ore 17,30, presso la Sala Maria Cervi dell’Istituto Alcide Cervi di Gattatico sarà presentato volume “Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio“, del giornalista e scrittore Pino Ippolito Armino, pubblicato nel 2023 per Bollati Boringhieri.
Con l’autore Pino Ippolito Armino intervengono la presidente del Cervi Albertina Soliani, lo storico Mirco Carrattieri, responsabile scientifico di LRE Italia e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Cervi, la scrittrice e ricercatrice Laura Artioli. Conduce l’incontro Mirco Zanoni, coordinatore culturale dell’Istituto Cervi.
L’ingresso alla presentazione è libero e non occorre prenotazione. Per informazioni è possibile visitare il sito www.istitutocervi.it, scrivere a [email protected] o chiamare il numero 0522 678356.
Il giorno successivo, mercoledì 5 luglio, alle 18, a Tizzano Val Parma presentazione del libro Il pezzo mancante, corposo volume scritto da Massimo Salsi al culmine di dieci anni di ricerche, con una notevole quantità di notizie e documenti inediti – tratti in gran parte da archivi militari, mai scandagliati prima – sulla storia di Facio, con una ricostruzione magistrale della battaglia di Borgotaro nello sfondo di uno scontro tra servizi di intelligence americani e inglesi: anche in questo affresco emerge un ruolo ambiguo, al limite del tradimento, di Antonio “Salvatore” Cabrelli, che poi sarà l’artefice – però non da solo – di quella sentenza di morte contro il comandante Facio pronunciata ad Adelano ma decisa altrove, politicamente molto più in alto.
Il pezzo mancante-Una spy story nella Resistenza Italiana viene presentato mercoledì alle 18 all’Arena Sunshine di Tizzano Val Parma nell’ambito della prima edizione di Incontri con la Storia: “Una chiaccherata conviviale per approfondire la storia partigiana, fare domande, ascoltare e intervenire”. L’ingresso è libero, si può cenare all’Arena. Organizzano l’Anpi e il Comune di Tizzano val Parma.
Infine, è appena arrivata nelle librerie l’ultima fatica dello storico piemontese Roberto Gremmo, fondatore di Storia Ribelle: è “L’anarchia armata dei Fratelli Cervi” un libro in cui si parla molto di Dante Castellucci e anche di Otello Sarzi. Libro che promette non poche rivelazioni, compreso il fatto che negli anni 50 il patriarca Alcide Cervi fu schedato dalla Divisione Affari Riservati del ministero degli Interni come “individuo pericoloso per la sicurezza dello Stato“.
“Ma anche il P.C.I. – avverte Roberto Gremmo – nei confronti dei Cervi aveva molto da farsi perdonare perché durante la Resistenza li aveva isolati ed osteggiati considerandoli degli irrequieti ‘anarchici’ emuli di Nektor Mackno.
L’accusa che voleva essere infamante registrava la realtà di contadini generosi e ribelli che avevano trasformato il loro podere in un rifugio per disertori e sbandati ed in una comune internazionalista che lottava contro fascisti e tedeschi senza aspettare gli ordini di nessuno”.
E – aggiunge l’autore – “quando i Cervi dirottarono i proventi delle loro ‘espropriazioni’ solo al C.L.N. e
non al P.C.I. la rottura fu completa ed avvenne proprio quando la Milizia Fascista decideva di arrestarli…”
Fu altrettanto tragica “la fine di “Facio” Castellucci che coi Cervi era stato uno spericolato ‘espropriatore’ finito stritolato in una spietata lotta di potere e fucilato dai partigiani dopo un processo farsesco”.
A ben vedere, con questi tre libri c’è da appassionarsi e discutere per tutta l’estate e anche oltre : la ricerca della verità, cominciata più di trent’anni fa con l’inchiesta storica di Pierluigi Ghiggini sulla rivista pontremolese Lunigiana La Sera, e che ha avuto una pietra miliare ne Il piombo e l’argento di Spartaco Capogreco, si è rivelata di gran lunga più forte di ogni vulgata e ogni silenzio. Per questo possiamo continuare a dire che “Facio Vive“.
Roberto Gremmo
04/07/2023 alle 15:12
Vorrei poter presentare il mio libro a Reggio. C’è qualcuno interessato ?
Il mio libro e’ dedicato a Liano Fanti.
Ringrazio Ghiggini per l’attenzione e la libreria del Teatro per averlo esposto. Finora a Reggio nessuna libreria lo ha fatto.
Chiarisco che il mio lavoro si basa su documenti d’archivio.
Grazie per l’attenzione
Roberto Gremmo
[email protected]