DI ALESSANDRO RINALDI*
24/7/2023 – Da partito dei lavoratori, a tesserati PD che lavorano gratuitamente al concerto più grande d’Europa.
Questa è l’incredibile parabola discendente del PD reggiano che ha toccato il fondo al concerto di Harry Styles con oltre 100 mila spettatori.
Volontari iscritti al partito non pagati che hanno lavorato per 10 ore senza alcun compenso in un weekend estivo, nonostante l’evento abbia generato un giro d’affari milionario .
Ha davvero del paradossale quanto accaduto ieri in città, a parti invertite il sedicente partito del salario minimo avrebbe gridato allo scandalo, ma a Reggio Emilia evidentemente tutto possono fare sentendosi intoccabili.
Per quale motivo con oltre 100 mila paganti (il costo dei biglietti era tra i 65 e i 73 euro) e incassi spaventosi l’organizzazione si serve anche delle prestazioni gratuite di militanti e amici del PD Reggiano?
Quali sono i rapporti tra una società privata e il partito che da sempre amministra questa città e che ha permesso proprio la realizzazione dell’Arena?
Come addirittura da loro stessi dichiarato con assoluta nonchalance, sono coinvolti nella gestione dell’attività dei concerti dell’Arena, così da poter ottenere in cambio vantaggi per le feste dell’Unità, grazie alla condivisione di attrezzature, strutture e volontari.
Insomma, pur di contenere i costi per l’organizzazione delle feste di partito, il PD reggiano è disposto a chiedere ai suoi militanti se vogliono lavorare gratis per concerti di star internazionali che dato il loro successo non hanno certamente difficoltà economiche.
Ecco allora svelata tutta l’ incoerenza del PD che da un lato invoca il salario minimo a sostegno dei lavoratori e dall’ altro propone ai propri iscritti di lavorare gratis per dieci ore al concerto più grande d’Europa.
L’ipocrisia di certa sinistra solo a parole a difesa dei lavoratori non ha davvero confine.
(*consigliere comunale, segr. cittadino Lega Reggio Emilia)
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Caruso
24/07/2023 alle 21:13
Molti artisti nel reggiano nascono grazie al connubbio Partito di sinistra e feste popolari. Vasco Rossi senza le feste dell’Unita’ ? E Orietta Berti ? Diciamo che da quando l’Organizzazione ha raggiunto dimensioni intercontinentali, non e’ che puoi sempre friggere lo gnocco a gratis per ascoltare un cantante, che in fondo mangia come noi, non cantanti. E allora, a fare 10 ore sotto la canicola, ci vadano ma ben pagati. Che poi le mie son solo considerazioni che non influiranno mai e poi mai, ma grazie a qualcuno ho lo spazio per esprimermi.
Caruso ritorna
24/07/2023 alle 21:15
Quando cantava Caruso, in America i camerieri li pagavano profumatamente. Ma era l’ America. Ciao.
Farina del loro sacco
25/07/2023 alle 08:49
Consigli di lettura : Marta Fana- ‘Non è lavoro, è sfruttamento’.
Con riferimento al Fico di Bologna e al suo sempre sorridente (e te credo..) ideatore (di sinistra ovviamente).