28/6/2023 – Più vigilanza nei presidi sanitari: questo l’impegno dell’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, dopo l’incredibile esplosione di violenza dell’altra notte al pronto soccorso di Guastalla, letteralmente distrutto da un pakistano armato di un blocco di cemento, in pochi minuti di autentico terrore, in cui il personale sanitario è stato aggredito con violenza inaudita. Il “terminator”, soccorso per strada a Reggiolo dopo una rissa, è stato bloccato a fatica e arrestato dai carabinieri, ma dopo poche ore è tornato libero. Si contano danni per oltre 80 mila euro. Per fortuna non si devono piangere vittime: ma è stato solo un caso.
Ieri Donini ha rotto gli indugi ed è andato a Guastalla, consapevole del fatto che nei presidi sanitari la situazione rischia di andare fuori controllo e il personale è all’esasperazione. Aggredire e insultare medici e infermieri sembra diventato uno sport nazionale, che ha preso campo anche a Reggio, grazie anche al fatto che il responsabili di queste azioni non vengono adeguatamente puniti, e non vengono chiamati a pagare i danni.
L’Assessore – fa sapere la direzione dell’Ausl reggiana – “ha voluto portare personalmente solidarietà e vicinanza agli operatori, sottolineando che questo episodio, definito spartiacque non verrà sottovalutato: assessorato e Direzioni generali della sanità territoriale si impegneranno – così assicura un comunicato – “per individuare soluzioni rapide che consentano di rafforzare la sicurezza di operatori e pazienti, anche attraverso un servizio di vigilanza attivo”.
“Gli episodi di violenza che accadono nelle strutture sanitarie, Pronto soccorso in particolare, non devono avere nessuna tolleranza – ha dichiarato Donini – Le Forze dell’ordine fanno già uno straordinario lavoro, ogni giorno, e li ringrazio per questo. E noi agiremo in sede penale e civile a carico di coloro che si rendono protagonisti di atti di violenza fisica o verbale. Nelle realtà più decentrate, più distanti dai presidi delle Forze dell’ordine, integreremo presto la vigilanza con apposito personale professionalmente adeguato, non certo sostitutivo ma complementare alle stesse forze dell’ordine e chiaramente in coordinamento con Prefetture e Questure nei modi e nelle forme che si riterranno opportune”.
Da qui l’ordine alle Ausl dell’Emilia-Romagna “di dotarsi di ulteriori servizi di vigilanza laddove venga ritenuto necessario. La premessa – ha chiarito l’assessore – è che ogni passo deve essere concordato in via preliminare con le autorità preposte alla sicurezza, Questori e Prefetti. Ma siamo determinati a offrire un contributo affinché le persone che si trovano a lavorare nei luoghi di cura, o che quei luoghi li frequentino per necessità, possano avere garanzie sulla loro sicurezza”.
All’incontro al pronto soccorso erano presenti Cristina Marchesi, Direttore Generale dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia, diversi componenti della Direzione, in particolare chi si occupa di rischio e sicurezza, Camilla Verona, Sindaco di Guastalla e il Capitano dei Carabinieri di Guastalla, Roberto Iandiorio.
Tutti hanno espresso “solidarietà e vicinanza agli operatori e assicurato il proprio impegno per individuare soluzioni rapide ed efficaci. Un plauso particolare al personale in servizio la notte dell’aggressione, perché nessuno di loro ha scelto di abbandonare il luogo di lavoro e tutti hanno regolarmente terminato il loro turno, dimostrando responsabilità e capacità di affrontare con professionalità anche le situazioni più difficili e stressanti”.
“Gli episodi di violenza che accadono nelle strutture sanitarie, Pronto soccorso in particolare, non devono avere nessuna tolleranza – ha detto ancora Donini – Le Forze dell’ordine fanno già uno straordinario lavoro, ogni giorno, e li ringrazio per questo. Noi agiremo in sede penale e civile a carico di coloro che si rendono protagonisti di atti di violenza fisica o verbale. Nelle realtà più decentrate, più distanti dai presidi delle Forze dell’ordine, integreremo presto la vigilanza con apposito personale professionalmente adeguato, non certo sostitutivo ma complementare alle stesse forze dell’ordine e chiaramente in coordinamento con Prefetture e Questure nei modi e nelle forme che si riterranno opportune”.