16/6/2023 – “L’improvvisazione, il cattivo gusto e la poca democraticità del Sindaco di San Polo Franco Palù sono manifesti e le sue dichiarazioni di colpevolezza che egli stesso auto denuncia sono palesi. Cosa più grave è il contravvenire ad una precisa prescrizione del governo e della Prefettura di Reggio Emilia. Palù probabilmente pensa di rivestire il ruolo di Podestà”: così l’avvocato Giuseppe Pagliani che annuncia dei solleciti al responsabili istituzionali per sanzionanare il primo cittadino di San Polo, che si è rifiutato di esporre il tricolore a mezz’asta durante i funerali di Silvio Berlusconi.
“Non solo non rispetta il lutto di Stato indetto per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi ma afferma in modo incredibile che Berlusconi “non fu un uomo di Stato”. Odiatori pubblici come il Sindaco Palù sono il male vero della democrazia”.
“L’esempio di mancato rispetto delle istituzioni è politicamente grave, ma lo è ancora di più amministrativamente.
Annuncio pertanto che verrà inviata oggi stesso una relazione di sollecito alle istituzioni al fine di prendere le misure adeguate per sanzionare la scelta irresponsabile del nuovo Sindaco di San Polo d’Enza che si rivolge in modo offensivo e disarmante ad un uomo politico che per quattro volte ha rivestito il ruolo istituzionale di Presidente del Consiglio dei Ministri italiano”.
“Lo stesso Sindaco Palù dimentica, e questo è ancor più grave – aggiunge Pagliani – che nel comune di San Polo d’Enza egli ha raccolto il 58% dei voti e non il 100% dei suffragi ed il centrodestra con il candidato Sindaco Pietro Azzolini ha raggiunto un ottimo 42% dei consensi, e che quando si riveste un ruolo istituzionale di Sindaco lo si fa anche a nome dei tanti elettori che non hanno sostenuto alle elezioni amministrative la lista maggioritaria”.
Pertanto “ribadiamo che oggi stesso partirà la segnalazione alla Prefettura di Reggio Emilia al fine di prendere le dovute misure contravventive per il grave e provocatorio atto di un amministratore che ha dimostrato in poche settimane dalla sua elezione di non essere all’altezza del ruolo rivestito”.