21/6/2023 – Gli investimenti per ricerca e sviluppo sono un fiore all’occhiello dell’economia emiliana e reggiana. Tuttavia non mancano i furbi, a braccetto di abili consulenti fiscali, che barano al gioco per non eludere le tasse dovute.
La Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha acceso un faro su questo ambiente e ha scoperto indebite compensazioni fiscali per oltre 2,5 milioni – tra crediti di imposta e debiti tributari – messe in atto da quattro società i cui quattro legali rappresentanti sono stati denunciati.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle si sono concentrati sul corretto utilizzo dei crediti d’imposta concessi dallo Stato a fronte dello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo: crediti riconosciuti alle imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo per favorire nuove conoscenze o accrescere quelle già esistenti.
Dalle indagini condotte dai finanzieri reggiani è emerso che i progetti svolti dalle società beneficiarie in alcuni casi difettavano dei requisiti di “novità, creatività, replicabilità e sistematicità” previsti dalla normativa mentre in altri casi gli stessi progetti sono risultati non essere mai stati svolti rendendo, a tutti gli effetti, ‘inesistenti’ i crediti utilizzati a compensazione dei debiti tributari.
Per i casi più gravi, quattro legali rappresentanti delle numerose società ispezionate sono stati denunciati alla Procura, in quanto l’indebita compensazione, superando la soglia di 50.000 euro annui, assume rilevanza penale.
(fonte: ansa.it).
Santa Cunegonda
22/06/2023 alle 07:27
Tutti compagni sinistri sì…’di merende’.
Morale sinistra.
Carlo Menozzi
22/06/2023 alle 12:03
Qualche nome?