10/7/2023 – Mentre Ausl e Regione continuano con pervicacia a tenere chiuso il punto nascite di Castelnovo Monti, nonostante le proteste generali e i danni provocati da una situazione insostenibile, questa mattina all’ospedale Sant’Anna è avvenuta l’inaugurazione del Centro di prevenzione cardiovascolare e della nuova sede del Servizio farmaceutico. Con l’intervento dell’assessore regionale Raffaele Donini, il quale evidentemente non prova alcun imbarazzo a recarsi nella montagna reggiana, il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, il presidente della provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni, che peraltro nulla sta facendo per riaprire il punto nascite, e la parlamentare Pd Ilenia Malavasi. Naturalmente nessun esponente del governo, o della sua maggioranza – nonostante il finanziamento sia di fonte governativa – e nemmeno l’eurodeputata Sabrina Pignedoli che è di Castelnovo Monti.
“Il Centro si rivolge al bacino di utenza provinciale e si fonda sulle consolidate competenze specialistiche dell’équipe di Riabilitazione Cardiologica dell’Ospedale S. Anna e della Struttura di Medicina dello Sport e Prevenzione Cardiovascolare aziendale” ha spiegato il direttore generale dell’ Ausl Cristina Marchesi. “L’Ospedale montano è il luogo ideale nel quale potenziare attività di prevenzione in questo ambito, conciliando anche l’obiettivo posto a suo tempo dal Piano Attuativo Locale e dal programma Sant’Anna Pus”.
La realizzazione del Centro ha comportato la rivisitazione e l’ampliamento degli spazi dell’area cardiologica ambulatoriale insieme al rinnovamento di attrezzature e arredi. In particolare, sono stati allestiti due ambulatori, una sala polifunzionale e una sala d’attesa. L’importo complessivo dei lavori è pari a 300 mila euro finanziato con fondi aziendali. Nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne “La montagna del latte: stili di vita salutari e comunità intraprendenti dell’appennino emiliano” il progetto ha ricevuto un finanziamento di 297.000 euro. Il logo del Centro di Prevenzione Cardiovascolare è stato ideato dagli allievi dall’Istituto di Istruzione Superiore Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo Monti.
Nel corso della cerimonia, è avvenuta l’intitolazione alla memoria del dott. Umberto Guiducci, medico cardiologo specializzato in Medicina sportiva, professionista illuminato originario dell’appennino, che ha dedicato grande impegno allo sviluppo della specialità nel territorio reggiano.
Al termine della mattina è stata inaugurata la nuova sede del Servizio Farmaceutico adiacente all’Ospedale, in via Pieve.
La prevenzione primaria e secondaria è fatta di attività e prestazioni differenziate e personalizzate di tipo diagnostico-strumentale, clinico, assistenziale, educativo, motivazionale e riabilitativo – fa sapere l’Ausl – Alla base è il coinvolgimento del paziente in collaborazione con i medici di medicina generale, il cui ruolo è centrale nell’arruolamento dei soggetti a rischio. Il percorso è presidiato da un team multi professionale: cardiologo, infermiere, dietista, psicologo. L’obiettivo generale è di ridurre la frequenza, la gravità e le conseguenze invalidanti delle malattie cardiovascolari, oltre che ritardarne la comparsa.
Un approccio efficace richiede, pertanto, l’integrazione tra azioni individuali e azioni dirette alla comunità,sia quella a rischio che quella sana, attraverso strategie di promozione della salute di profilo intersettoriale, sino alle terapie, al ricovero e alla riabilitazione post-evento acuto.
Le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari rappresentano il problema sanitario più importante nei paesi economicamente sviluppati, con un’incidenza e una prevalenza che sono in costante aumento e si estendono ad aree in via di sviluppo. I dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano, in particolare, il deciso aumento dei portatori di rischio cardiovascolare elevato, dovuto alla larga diffusione di fattori predisponenti quali il fumo, la sedentarietà, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione e l’incremento marcato e progressivo di condizioni quali diabete e obesità. All’aumento generalizzato dell’aspettativa di vita, si aggiunge l’incremento della sopravvivenza dopo eventi cardiovascolari acuti, infarto del miocardio e ictus cerebrale, evidenza che contribuisce ad accrescere il numero di persone a rischio cardiovascolare elevato o molto elevato.
L’intervento