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Seta, micro-utile di 39 mila euro
Il bilancio non affonda grazie a 8 milioni pompati dallo Stato

13/5/2023 – L’assemblea dei soci di Seta – l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza – ha approvato all’unanimità la proposta di Bilancio per l’esercizio 2022 formulata dal Consiglio di Amministrazione. Il consuntivo evidenzia un piccolo  utile netto di 39.238 euro, risultato conseguito grazie soprattutto a ristori e componenti economiche straordinarie. Ovviamente non ci saranno dividendi, ma la cifra andrà interamente a riserva “per rafforzare il patrimonio societario”. Tutto fa, bisogna accontentarsi.

Il fatto è che – lo sottolinea prporpio un comunicato di Seta – “la chiusura del bilancio 2022 in sostanziale pareggio è dovuta soprattutto a risorse stanziate a livello statale (come già avvenuto nel 2020 e 2021) per la copertura dei mancati introiti e dei maggiori costi legati all’epidemia da Covid-19. Rimborsi parziali sono stati attivati anche per compensare i maggiori costi per carburanti, elettricità e materie prime, che nel corso dell’anno hanno fatto registrare aumenti spropositati”.

Senza queste voci straordinarie positive (pari a circa 8 milioni di euro) “non sarebbe stato possibile salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario dell’azienda, che nel 2022 – al pari dell’intero settore del trasporto pubblico nazionale – ha attraversato il terzo anno consecutivo di eccezionale difficoltà segnato, nella prima parte, dalla coda dell’emergenza pandemica a cui si sono aggiunti gli aumenti dell’inflazione e di tutte le componenti di costo, come effetto della crisi internazionale derivata dalla guerra in Ucraina”.

Il deposito Seta di Reggio

La situazione di questi ultimi anni e le prospettive del settore a breve e medio termine non mettono in discussione le azioni indicate dal Piano industriale di SETA, che arriva fino al 2026 e comprende risorse del PNRR. Il Piano vede confermate ledirettrici strategichedi investimento, finalizzate a promuovere politiche di sviluppo e di crescita aziendale, a migliorare la qualità del servizio erogato, recuperare ed incrementare le quote di utilizzo del mezzo pubblico nei bacini in cui opera l’azienda, rendere più attrattivo il trasporto pubblico locale per gli utenti e l’ambiente di lavoro dei dipendenti. La misura più consistente risiede in un deciso e profondo rinnovamento della flotta, che vedrà l’età media ridursi drasticamente (da oltre 12 anni a circa 9 anni, in linea con gli standard europei), per garantire il miglioramento degli standard qualitativi, di sicurezza e di sostenibilità ambientale dei mezzi pubblici circolanti nei tre bacini provinciali gestiti da SETA. Nel biennio 2021/2022 sono stati complessivamente circa 150 i nuovi mezzi acquistati per un investimento complessivo di 41 milioni di euro, con una quota di autofinanziamento del 35 circa%. Nel 2023 verranno immessi in servizio 120 nuovi mezzi, mentre nel triennio 2024-2026 saranno acquistati 150 nuovi autobus, grazie ad una quota importante di autofinanziamento ed a risorse dei Comuni, della Regione Emilia-Romagna e fondi del PNRR, con i quali saranno finanziati 12 mezzi ad idrogeno per la rete urbana di Modena e 21 bus full electric per Reggio Emilia e Piacenza (compresi i relativi impianti di rifornimento/ricarica). Complessivamente, quindi, nel periodo 2021-2026 SETA investirà oltre 142 milioni di euro e realizzerà la sostituzione di oltre 420 mezzi, pari a circa il 50% della flotta circolante nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

Un ulteriore asset strategico riguarda l’investimento in progetti di forte innovazione tecnologica, puntando sulla digitalizzazione a supporto dell’utenza per migliorare l’informazione, l’accessibilità, la fruizione e la qualità del servizio erogato. Da qui lo sviluppo di sistemi ad elevata tecnologia come EMV, che consente di acquistare il biglietto a bordo con carta/bancomat contactless, presente oggi su tutti i mezzi urbani SETA e di cui è prevista l’estensione su tutti quelli extraurbani a partire dal 2023. Previsti anche l’aggiornamento dei sistemi AVM di bordo di monitoraggio della flotta, l’estensione progressiva della videosorveglianza anche sui servizi extraurbani e lo sviluppo delle piattaforme integrate digitali per la mobilità come Roger.

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