DI PAOLO COMASTRI
8/5/2023 – La Pallacanestro Reggiana batte Trento per 94 – 70 e, grazie alla clamorosa sconfitta, roba da ufficio inchieste…., di Brescia a Scafati, mantiene la serie A.a
Bene, benissimo; questa città, la sua storia, cestistica, il suo pubblico, i suoi tifosi ed appassionati meritano la massima serie.
Ma crediamo che, ciò premesso, non ci sia assolutamente nulla da festeggiare; semmai “ tirare “ solo ed unicamente un sospirone che avrebbe davvero fatto invidia al campione di apnea Enzo Majorca.
Reggio, certo, doveva vincere e lo ha fatto con una grinta, una determinazione, una forza mai vista quest’anno; e questo ci fa salire la pressione arteriosa perchè se l’energia vista sul parquet contro Trento, che, comunque, nulla aveva da chiedere a questa partita in quanto già classificata ai play off, fosse apparsa durante tutta la stagione ora saremmo qui a concionare di ben altri argomenti.
Ma vincere non bastava visto che per salvarsi era fondamentale che solo una tra Scafati, Trieste e Napoli perdesse; è così è stato.
Il 92 – 70 con cui Brindisi ha battuto Trieste ha permesso alla Pallacanestro Reggiana di mantenere la serie A; una retrocessione però che si è decisa in un finale allucinante al pala Mangano di Scafati con la clamorosa rimonta della squadra di coach Pino Sacripanti che dal – 17 ha ribaltato letteralmente Brescia con un 27 – 6 nell’ultimo quarto……..
Ribadiamo; non c’è nulla, ma proprio nulla, da celebrare.
Tanti e tali sono stati gli errori nella gestione societaria, sesta società per budget nella serie A …..!! e sportiva che ora, se davvero si vuole festeggiare la permanenza nella massima serie, occorre rifondare tutto il “sistema” Pallacanestro Reggiana.
Si è iniziato con la catastrofica decisione di non confermare Attilo Caja, carattere difficile e spigoloso ma che con una squadra davvero scarsa ci aveva portato ad una finale europea ed ad un passo dai play off, solo per, come dire, incompatibilità caratteriali con la presidente Bartoli.
E tutto questo per riportare a Reggio, contro ogni logica, Massimiliano Menetti che, ingenuamente, ha creduto in un progetto, come poi è stato, votato al fallimento; cosa che ha minato la sua credibilità e pure quella della società.
Da li è iniziato un vero e proprio calvario lastricato di soluzioni sbagliate, giocatori scarsi e deludenti, chi li ha scelti !!!???, e pure non poca sfortuna con infortuni che hanno escluso giocatori importanti dalla rosa…..
Se si vuole riconquistare la fiducia di un pubblico di appassionati che quasi non ha uguali in Italia, e che alla sirena finale, tifo organizzato a parte, è rimasto piuttosto….freddino, occorre immediatamente dar corso al nuovo new deal della Pallacanestro Reggiana; ad iniziare dagli uomini.
L’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda con la scadenza contrattuale del 30 Giugno termina la sua avventura in via Martiri Della Bettola con molto probabile destinazione Napoli; al suo posto voci sempre più insistenti danno per certo l’arrivo di Flavio Portaluppi.
Bandiera dell’Olimpia Milano, dove ha militato tra gli anni ottanta e novanta, tranne una breve parentesi con l’Aresium Milano nel biennio 1990-1992, conquistando uno scudetto ed una coppa Italia nel 1996.
Nel 2002 lascia la squadra meneghina, dopo averla miracolosamente salvata all’ultima giornata nello spareggio-salvezza contro l’Andrea Costa Imola, e passa a Castelletto Ticino dove conquista due promozioni in Legadue (la prima da spettatore in quanto assente per infortunio). Nel 2005 approda alla Vanoli Soresina.
Dopo il ritiro dal 2010 al 2012 ricopre il ruolo di direttore sportivo alla Vanoli Cremona. Il 18 luglio 2012 viene nominato nuovo general manager dell’Olimpia Milano in sostituzione di Gianluca Pascucci, passato agli Houston Rockets nell’NBA. In quel ruolo vince lo scudetto 2013-14.
Nell’agosto 2014 viene designato dall’Olimpia Milano come nuovo presidente della società in sostituzione di Livio Proli. Rientrato lo stesso Proli in società nella stagione seguente, riprende la carica di general manager. Lascia l’incarico al termine della stagione 2017-2018.
Nell’estate 2020 torna alla Vanoli Cremona in veste di general manager.
Per il ruolo di capo allenatore non crediamo che colui che ha traghettato la sgangherata barca biancorossa alla salvezza, Dragan Sakota, possa rimanere.
Il sostituto ? Nulla trapela al riguardo, segno che questa scelta, come peraltro deve essere, è fondamentale per la costruzione della nuova squadra che al momento ha nel contratto di Andrea Cinciarini in scadenza a Giugno 2024 l’unica certezza,
Ah, sì….la partita.
Da un punto di vista tecnico e tattico, visto la posta in palio e quanto detto in premessa, non c’è davvero nulla da scrivere se non “rifugiarsi” nel tabellino.
UNAHOTELS REGGIO EMILIA – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 94-70
UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Reuvers 15, Giberti, Hopkins 15, Cipolla, Strautins 3, Stefanini, Cinciarini 13, Jones 12, Lee 8, Senglin 3, Olisevicius 16, Diouf 9. Allenatore: Sakota.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Morina, Conti 1, Spagnolo 12, Forray 4, Flaccadori 10, Udom, Dell’Anna, Crawford 11, Ladurner 3, Grazulis 15, Atkins 7, Lockett 3. Allenatore: Molin.
Arbitri: Mazzoni, Lo Guzzo, Valleriani.
Parziali: 29-19; 22-14; 30-16; 23-21
Note: fallo antisportivo a Lee al 29′.
Paolo Comastri
Basket city.
08/05/2023 alle 10:47
Tutto in un giorno ?