DI PAOLO COMASTRI
27/5/2023 – C’era una volta…. No, non stiamo raccontando una fiaba ma solo prendendo atto che il mondo si è letteralmente… capovolto.
Alludiamo, nello specifico, a quella che è sempre stata nello sport, e non solo, una delle regole auree certamente non scritte ma inderogabili; squadra e allenatore vincente non si toccano.
Peccato che in questa terra dove il mai compianto a sufficienza Giovannino Guareschi soleva ripetere che “…il sole picchia duro sulla teste della gente…”, Aimo Diana vince il campionato di serie C, peraltro con numeri importanti, riportando la Reggiana in serie B e non viene confermato.
Attiglio Caja prima salva la squadra da retrocessione certa, poi nel campionato seguente arriva settimo, fa i play off e una finale in Coppa con una squadra di ben che meno onesti lavoratori della palla a spicchi, per giunta senza tre giocatori non sostituti negli ultimi due mesi; e non viene confermato.
Dragan Sakota compie un autentico miracolo con una salvezza quasi impossibile con una squadretta a volte persino imbarazzante e non viene confermato.
Tre allenatori probabilmente agli antipodi uno dall’altro, soprattutto caratterialmente, ma accomunati da un curioso destino: hanno tutti traguardato con successo gli obiettivi programmati, la promozione in Serie B per la Reggiana, Diana, la permanenza in Serie A e la salvezza da una devastante retrocessione rispettivamente prima “Artiglio” Caja e poi Sakota.
Dal manto verde al parquet la sinfonia è la medesima; Diana sostituito da Alessandro Nesta mentre per la panchina bianco rossa il nuovo general manager Claudio Coldebella vuole un taglio netto con il passato: Fucà resterà vice, Pozzecco solo un sogno.
Si guarda all’estero e il nome più gettonato in questo momento è quello del greco Priftis, che con Coldebella ha già lavorato insieme ai tempi dell’Unics Kazan ma pare stiano salendo le quotazioni dell’ex Venezia, il livornese Walter De Raffaele.
Mah…….davvero ai posteri l’ardua sentenza.