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Aemilia e le mancate indagini sul Pd
Gli ispettori del ministero alla Dda di Bologna
Il governo risponde all’interrogazione Vinci. VIDEO

DI PIERLUIGI GHIGGINI

5/5/2023 – E’ in corso una indagine conoscitiva e ispettiva del ministero della Giustizia guidato dal Guardasigilli Carlo Nordio su alcuni aspetti dell’inchiesta Aemilia, il più grande processo contro la ndrangheta al Nord, e in particolare sulle mancate indagini verso esponenti del Pd. Indagini che invece furono chieste, ma inutilmente, dall’ex pm antimafia Roberto Pennisi.

Lo ha rivelato questa mattina il sottosegretario Claudio Durigon, nel question time alla Camera, rispondendo in aula all’interrogazione urgente presentata dal deputato reggiano Gianluca Vinci, di Fratelli d’Italia. Interrogazione che porta la firma anche del capogruppo Foti e di altri venti parlamentari.

Nella sua stringata risposta, Durigon ha precisato che il ministero ha ricevuto solo un mese fa, il 3 aprile 2023, dalla Direzione Nazionale Antimafia la relazione scritta nel 2021 dal dottor Pennisi, e che l’indagine degli ispettori ministeriali è in corso ed è coperta da segreto.

VIDEO: LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO DURIGON E LA REPLICA DI VINCI

La risposta in aulla alla Camera del sottosegretario alla Giustizia, Durigon

La replica dell’on. Vinci, che si dichiara “sinceramente soddisfatto”

La relazione rimasta nei cassetti (nella quale si fa anche il nome dell’ ex sindaco di Reggio ed ex ministro Graziano Delrio) è al centro di diverse iniziative parlamentari anche di Forza Italia, in questa come nella magistratura precedente, e comunque sarà pubblicata nel libro di Giovanni Paolo Bernini “Colpo al Sistema” in uscita tra pochi giorni.

A quanto si sa, a chiederla a Pennisi era stata la Procura Generale della Cassazione in relazione al procedimento disciplinare sull’ex procuratore di Reggio Emilia Marco Mescolini. Richiesta che comunque l’allora procuratore della Dna Cafiero De Raho avrebbe trasmesso a Pennisi sono dopo nove mesi.

Nella seduta, l’on. Vinci ha ricordato l’intervista al Giornale del 9 marzo scorso in cui Pennisi aveva dichiarato: “Un’organizzazione mafiosa ha bisogno di legami con la politica, l’economia, la finanza. In Aemilia è mancata esattamente questa parte. Era l’indagine che volevo fare e non è stata fatta” . Il parlamentare di FdI ha inoltre ricordato il commissariamento per infiltrazioni mafiose del comune di Brescello, avvenuto anche a seguito delle coraggiose denunce di Catia Silva. Nessun amministratore, anche in quel caso, fu perseguito.

Dopo la risposta del sottosegretario Durigon, Vinci si è dichiarato “sinceramente soddisfatto”: una risposta – ha commentato – “utile a rasserenare gli animi” dopo gli attacchi subiti dall’Ordine degli avvocati di Reggio, che in un documento hanno chiesto di fare chiarezza sulle dichiarazioni di Pennisi. E che smentisce “quanti continuano a sostenere che la partita del grande processo Aemilia è chiusa, e non si faranno più verifiche a sinistra”.

“Certo – ha commentato Vinci sui social subito dopo la seduta – questa risposta del Ministero della Giustizia, non farà dormire bene tutti quelli che in queste settimane hanno tifato per far finire nel dimenticatoio i gravi fatti denunciati dell’ex Magistrato Pennisi: così non sarà!”.

L’INTERROGAZIONE DI VINCI – IL TESTO INTEGRALE

 ”I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro dell’interno – per sapere – premesso che:

  • in Emilia, segnatamente a Reggio Emilia, vi sarebbe stato uno strano caso di infiltrazione mafiosa, la mancanza amministrazioni infiltrate: questa sarebbe la paradossale conclusione che scaturirebbe, da un articolo di stampa de Il Giornale di inizio marzo 2023;
  •    all’inizio del 2015, è scattata l’operazione antimafia denominata Aemilia, un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna che ha portato all’arresto di 160 persone, di cui 117 in Emilia-Romagna, accusate a vario titolo dei reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, detenzione illegale di armi, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti e altro;
  •    sui contorni fino a ieri sconosciuti e politicamente importanti di tale operazione ha fatto il punto il quotidiano Il Giornale con un articolo del 9 marzo 2023, che lascia sconcertati se quanto in esso contenuto fosse effettivamente accertato;
  •    l’articolo de Il Giornale riporta le dichiarazioni e le parti di una relazione del sostituto procuratore della Direzione nazionale Antimafia Roberto Pennisi, che per un breve periodo di due anni ha affiancato come pubblico ministero la Procura di Bologna nelle indagini sulla penetrazione della ‘ndrangheta in Emilia, mettendo in risalto la non banale questione esposta dal magistrato: «Una organizzazione mafiosa per essere tale ha bisogno di legami nella politica, nell’economia, nella finanza. Altrimenti è una normale banda di criminali e gangster. Ecco, in Emilia è mancata esattamente questa parte dell’indagine. Era l’indagine che io volevo fare, e che non è stata fatta»;
  •    secondo l’articolo vi sarebbe una relazione firmata da Pennisi, rimasta nei cassetti della Cassazione e del Ministero della giustizia, in cui emergerebbe una differente, ma vera storia del processo Aemilia in cui vennero incriminati solo due politici di centrodestra, innocenti, e nessuno dei tanti nomi importanti della sinistra che comparivano nelle carte;
  •    il suddetto articolo scava a fondo nei legami nei risvolti di favore che vi sarebbero tra parte della magistratura, la sinistra emiliana ed il relativo sistema produttivo nonché della società da esse rappresentato –:
  •    se siano a conoscenza dei fatti riportati dall’articolo de Il Giornale del 9 marzo 2023 di cui in premessa e degli altri numerosi articoli che ne sono seguiti;
  •    se e nel caso quali iniziative di competenza intendano intraprendere in ordine alla vicenda rappresentata.
  • Vinci, Foti, Maschio, Varchi, Buonguerrieri, Dondi, Palombi, Pellicini, Polo, Pulciani, Lucaselli, Pietrella, Gaetana Russo, Malaguti, Colombo, Ruspandini, Urzì, Cerreto, Mura, Mantovani, Sbardella“.

(4 aprile 2023)

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3 risposte a Aemilia e le mancate indagini sul Pd
Gli ispettori del ministero alla Dda di Bologna
Il governo risponde all’interrogazione Vinci. VIDEO

  1. Segheria emiliana Rispondi

    06/05/2023 alle 09:29

    Il pornopensiero delle pornopatatine nel pornomondo delle pornomenti reggiane (e non solo..).
    Una bella’PIPPA;…fatta bene che non si sa mai.

  2. Cultura appeninica Rispondi

    14/05/2023 alle 11:30

    ‘Come puttana fragile.. in cerca di occasioni.. so dove sta il delirio e trema il cuore…trema per un non so ..trema per un so che viene a volte a caso..’.
    Come cantavano i CSI (Giovanni Lindo Ferretti)

  3. M e l a e. P e r a. Rispondi

    18/05/2023 alle 14:19

    Ma se si facesse tabula rasa, azzerando tutto ?

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