22/3/2023 – La Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’avvocato Antonio Piccolo, iscritto all”Ordine di Bologna, accusato dei reati di intralcio alla giustizia e utilizzazione di segreto d’ufficio. Il legale comparirà davanti al Gup di Reggio Emilia il prossimo 18 maggio. Le contestazioni riguardano le sue dichiarazioni in tribunale a Reggio il 4 luglio del 2022, durante un’udienza del processo “Grimilde” contro la ‘ndrangheta. in particolare contro il ramo brescellese del clan Grande Aracri.
Piccolo, difensore del boss Francesco Grande Aracri (fratello di Nicolino e condannato in primo grado a 19 anni), stava procedendo al contro-esame del collaboratore di giustizia Antonio Valerio, quando gli aveva chiesto di svelare le sue generalità di copertura, assunte nell’ambito delle misure di protezione
disposte nei suoi confronti.
Nello sbigottimento generale e tra le rimostranze del pubblico ministero della Dda Beatrice Ronchi, il legale aveva poi aggiunto: “Non sappiamo come si chiama oggi (Valerio). Io penso però di saperlo”. Parole non sottovalutate dal Servizio centrale di protezione del ministero degli Interni che aveva quindi modificato il dispositivo di sicurezza per Antonio Valerio.
Secondo la Procura reggiana, le affermazioni dell’avvocato “oltre ad integrare la violazione della fattispecie di utilizzazione di segreto d’ufficio, avevano anche l’effetto di intimidire il collaboratore inducendolo a temere per la sua sicurezza e per quella dei suoi familiari, ed erano perciò idonee ad interferire sulla genuinità delle sue dichiarazioni”.
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Fondamenta
23/03/2023 alle 08:25
Una volta il Tribunale garantiva una giustizia ma sono due decenni che a Rez le cose non sono più come prima.
Ci sarebbe da ‘ribaltare l’Edificio’ più che ristrutturarlo..ma poi come si fa con le ditte di costruzione stra-appaltate e stra-mafiose??.
Non vedo soluzioni.