Saman, il padre Shabbar ora vuol partecipare al processo (in videoconferenza)

18/3/2023 – Terza udienza del processo per il terribile femminicidio tribale di Saman Abbas ieri davanti alla Corte d’assise di Reggio Emilia. Imputati, in concorso tra loro, i genitori, lo zio e due cugini con l’accusa di omicidio, distruzione di cadavere e sequestro della 18enne trucidata a Novellara il 30 aprile 2021.

Durante l’udienza il procedimento per il padre Shabbar Abbas, detenuto in Pakistan in attesa di estradizione, è stato ufficialmente riunito al processo per gli altri quattro imputati. Shabbar Abbas il 10 marzo, da Islamabad, non aveva infatti prestato il consenso a partecipare in videocollegamento alle udienze per la morte della figlia. Ora avrebbe cambiato idea.

L’avvocato Simone Servillo che difende i genitori della vittima ha detto però che, tramite l’avvocato pakistano, in realtà Shabbar Abbas vorrebbe partecipare al processo, ma c’è “un problema di rappresentanza delle istituzioni italiane in Pakistan”. Il legale ha infatti riferito di aver ricevuto una mail dall’avvocato pakistano del suo assistito, Akhtar Mahmood, secondo cui Shabbar è disponibile a partecipare in video. “I funzionari gli hanno chiesto se volesse collegarsi e ha chiesto tempo, poi ha sciolto la riserva. Ma nel frattempo non c’era più la possibilità tecnica. Lui vuole, ma a oggi ci sono difficoltà oggettive perché è detenuto all’estero. Se oggi fosse stato predisposto il videocollegamento lui sarebbe qui”, ha precisato Servillo.

A margine dell’udienza ha parlato anche l’avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste il fidanzato di Saman (assieme all’avvocato Claudio Falleti) come parte civile: “I genitori del fidanzato ricevevano spari intorno alla casa in Pakistan ogni volta che Saqib rilasciava interviste. Per questo motivo chiediamo che i suoi genitori siano portati in Italia”. Saqib sporgerà una nuova denuncia per le dichiarazioni fatte da Shabbar Abbas dal Pakistan che riguardano “i 20mila euro che Saqib avrebbe percepito per far sparire Saman secondo Shabbar. La procura poteva convocare i genitori di Saqib come testimoni, invece non l’ha fatto”. Anche l’avvocato Riziero Angeletti dell’Ucoii, altra parte civile, a margine dell’udienza ha fatto riferimento al caso Shabbar: “Il fatto che ci sia pendente una libertà su cauzione in Pakistan sta sfuggendo di mano all’Italia”. In corso intanto la testimonianza del luogotenente Pasqualino Lufrano, comandante di Novellara, che per primo sospettò che dietro la sparizione di Saman ci fosse qualcosa di strano. “I genitori sembravano normali la prima volta che li vidi”, ha detto. Poi ha ripercorso la denuncia di Saman ai genitori perché volevano obbligarla a sposare un cugino in Pakistan.

(fonte: ANSA).

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Una risposta a 1

  1. Toc Toc (non Tic Toc) Rispondi

    20/03/2023 alle 09:05

    Costui rappresenta il peggio di ciò che non avremmo mai dovuto cercare di accogliere.

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