Saman, ancora un rinvio a Islamabad
Oggi udienza in Tribunale a Reggio, il padre Shabbar non sarà nemmeno in videoconferenza

16/3/2023 – Il femminicidio di Saman: l’udienza per l’estradizione del padre Shabbar è diventata una storia infinita e per questo inaccettabile, un’ offesa continua alla povera ragazza pakistana trucidata in esecuzione di una decisione del clan tribale nelle campagne di Novellara, la notte del 1° maggio 2021. Oggi, dopo due ore e mezza, il tribunale di Islamabad ha nuovamente rinviato l’udienza per Shabbar Abbas, accusato dalla Procura e dai carabinieri di Reggio Emilia dell’omicidio della figlia Saman, insieme con altri quattro familiari.

Domani, intanto, davanti alla Corte di assise reggiana riprende il processo e Shabbar ha rifiutato la possibilità di partecipare in videoconferenza dal Pakistan, per cui dovrebbe essere giudicato in assenza. In aula dovrebbero esserci lo zio di Saman Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. Domani si cominciano a sentire i testimoni dell’accusa, rappresentata dal procuratore Gaetano Calogero Paci e il pm Laura Galli: si tratta dei carabinieri che hanno fatto le indagini.