9/3/2023 – Ergastolo. E’ la richiesta avanza dalla Procura militare per il capitano di fregata Walter Biot. L’ufficiale è imputato nel processo davanti al Tribunale militare di Roma per rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di informazioni di carattere riservato e comunicazioni all’estero di notizie non segrete né riservate. Reati commessi quando era in servizio allo Stato Maggiore della Difesa.
La pubblica accusa ha sostenuto che su Biot “c’era massima fiducia che gli permetteva di muoversi in libertà riuscendo a fotografare quei documenti segreti”. Nella requisitoria la Procura militare ha sostenuto “che sia stata raggiunta la prova della responsabilità di Biot per tutti i reati contestati e non possono essere date attenuanti generiche”. Biot era stato arrestato dai carabinieri del Ros a marzo del 2021 per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro.
Sposato, Biot vive a Pomezia, vicino a Roma, e ha quattro figli. Sembra che negli ultimi anni avesse seri problemi familiari. Il 30 marzo 2021 è stata arrestato mentre nel posteggio di un supermercato della periferia sud della Capitale cedeva in cambio di 5mila euro al funzionaro russo Dmitri Ostroukhov, poi espulso) una card Sd con il materiale che doveva rimanere segreto. Con un cellulare aveva fotografato documenti da un pc nel suo ufficio presso lo Stato Maggiore della Difesa.