Casa e auto a benzina: i dem in Regione bocciano risoluzione Lega contro “euro-follie”
Centro destra sulle barricate: Il patrimonio immobilare è sacro”

16/3/2023 – Niente case e auto green a scadenze così ravvicinate. Il centrodestra in Emilia-Romagna prova a strappare un ‘no‘ all’Europa su efficientamento delle abitazioni e stop ai motori a carburante fossile, ma il centrosinistra boccia la risoluzione presentata dal leghista Emiliano Occhi, con l’astensione annunciata però dalla calendiana Giulia Pigoni, lista Bonaccini (“Serve un approccio diverso”, spiega). risoluzione che chiedeva alla Regione di esprimere parare negativo in tutte le sedi istituzionali nei confronti delle due nuove misure decise dall’Unione Europea.

“La maggioranza dem dell’Assemblea legislativa fa del negazionismo e, ancora una volta, si presta alle nuove ‘euro-follie'”, attacca dopo il voto il leghista Stefano Bargi. La direttiva Casa green e l’accordo sul taglio delle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali leggeri che determina lo stop alla vendita dei veicoli a motore endotermico “hanno obiettivi condivisibili- concede il consigliere del Carroccio- ma siamo tutti consapevoli che sarà impossibile riuscire a raggiungere il risultato nell’arco di un decennio”.

Per Fratelli d’Italia quella licenziata dal Parlamento europeo e’ una “patrimoniale mascherata”.
“Bocciando la risoluzione del centrodestra contro le direttive europee in materia di case green e motori termici- afferma Tagliaferri- il Pd ha confermato come vuole colpire il patrimonio immobiliare degli italiani”. La capogruppo Fdi Marta Evangelisti assicura che la transizione ecologica “si farà, solo con tempi diversi e modalità migliori di quelle proposte: Fratelli d’Italia ha le idee chiare ed è coerente. Ribadiamo che il patrimonio immobiliare è sacro e non si tocca”.

Stefano Bargi

E nello specifico della “Casa Green”, il leghista Bargi ha rimarcato che “non si capisce nemmeno l’urgenza, visto e considerato quanto la transizione costerebbe alle famiglie italiane e al dato, fonte Nomisma, che certifica come il peso dell’intero patrimonio immobiliare europeo sull’inquinamento globale sia addirittura inferiore all’1%%”.
“Certe battaglie non hanno colori politici e dovrebbero vedere un impegno bipartisan. Se è giusto tendere a una massiccia riduzione dei consumi, fino a raggiungere l’obiettivo delle emissioni 0, è folle anche solo pensare di riuscire a farlo in brevissimo tempo. Ed è anche pericoloso: agire in maniera puramente ideologica, senza tenere conto del contesto, significa mettere in crisi le nostre aziende e le nostre famiglie” ha rimarcato il leghista.
“Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, 2 edifici su 3 dovranno essere riqualificati, comportando una spesa stimata di 40/50mila euro a famiglia, per un conto complessivo stimato da Ance pari a 1.600 miliardi di euro. Ritengo sia il caso di guardare agli obiettivi futuri con pragmatismo, nella consapevolezza che gli ancoraggi ideologici rischiano non solo di non portare al risultato ma anche di creare danni ai cittadini, ai territori e all’economia” ha concluso Bargi.

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