16/3/2023 – Un sit-davanti al Comune per protestare contro l’anticipo di tre mesi della tariffa rifiuti, che oltretutto diventa “puntuale”: anticipo per fare cassa imposto da Iren, ma con l’assenso del Comune di Reggio, che in questo caso preferisce essere l’azionista di controllo avido di dividendi, piuttosto che il tutore dei cittadini. Dopo le proteste sui social e sui media, la manifestazione è annunciata da Francesco Fantuzzi di Reggio Città Aperta. Che lancia anche una singolare forma di “sciopero”: “Pagherò la prima rata Tari a giugno, come ho sempre fatto”, e non a marzo come chiesto ora.
Scrive Fantuzzi: “Come può la tariffazione puntuale prevedere una fatturazione anticipata, anche rispetto alla delibera del Comune? Lunedì 20 marzo saremo dalle 18,45 davanti al Comune per chiedere conto dell’assurda decisione di anticipare di tre mesi la riscossione della tariffa rifiuti.
Nessuno ha ritenuto opportuno e doveroso informare preventivamente la collettività della modifica del meccanismo di fatturazione, che non ha carattere di obbligatorietà e pertanto non avrebbe dovuto automaticamente essere recepita dai Comuni, che infatti hanno agito diversamente in numerosi casi.
Tutto ciò non trova dunque alcuna motivazione pratica se non, forse, per assecondare le dinamiche di liquidità dell’azienda (Iren, ndr.) il cui debito netto al 30 settembre 2022 ammontava a 3,9 miliardi.
Certo, non possono essere ritenute plausibili le motivazioni tecnico organizzative addotte dall’azienda.
Inoltre la nostra amministrazione (comune di Reggio Emilia, ndr.) , nonostante le cospicue risorse investite in comunicazione e propaganda, non ha ritenuto di anticipare ai propri cittadini, all’atto della delibera di trasferimento della fatturazione a Iren, che le condizioni sarebbero peggiorate“.
“Mi domando poi, e questo è il cuore della questione – aggiunge Fantuzzi – come sia possibile applicare la tariffazione puntuale tre mesi prima della scadenza.
Se il dato è puntuale, deve evidentemente essere rilevato a fine periodo.
Mi chiedo altresì perché altri Comuni, tra cui quello di Parma (amministrata peraltro dalle stesse forze politiche e con lo stesso gestore) abbia fatto una scelta diversa e più attenta alle esigenze dei propri cittadini, ovvero 15 maggio e 15 dicembre.
Per quale motivo allora il Comune di Reggio Emilia ha ritenuto di fare una scelta più incline agli interessi dell’azienda?
Evidenzio infine che la data riportata sulle fatture, il 21 febbraio, è antecedente a quella della delibera comunale di attuazione, il 23 febbraio.
La ciliegina sui rifiuti.
Tutto ciò è grave e inaccettabile e induce a più di un retropensiero.
Pertanto, oltre a invitare tutte e tutti a partecipare all’iniziativa, rendo pubblico che pagherò la prima rata il 30 giugno, come ho sempre fatto.
Per quale motivo, infine, il Sindaco di Reggio Emilia afferma che i cittadini dovrebbero “cambiare abitudini” e che non ci sarebbero benefici sul bilancio di Iren?
Noi non ci stiamo, e lo diremo lunedì 20 marzo ore 18 45 davanti al Comune”.
Bruna
17/03/2023 alle 10:35
“È Il famoso CAPITALISMO MUNICIPALE,BELLEZZA” semicit ..mutuata da ..Mrtremonti”😎