Alleanza 3.0 taglia i costi e ristruttura la logistica
Trasferimenti e pensionamenti anticipati per 142 lavoratori

26/3/2023 – Cambio mansione, trasferimento in altri punti vendita, corsi di formazione, incentivi al pensionamento anticipato. E’ l’ennesima ristrutturazione in atto ad Alleanza 3.0 per tagliare i costi e tentare di riportare i bilanci in equilibrio, e che questa volta investe 142 lavoratori dei magazzini di Reggio Emilia, Forlì, Anzola e San Vito al Tagliamento, che a partire da maggio saranno trasferiti nei punti vendita più vicini al loro attuale posto di lavoro. Ciò a seguito del cambio di gestione e di governance della logistica, che evidentemente viene affidata, in tutto o in parte, ad aziende esterne specializzate.

Un cambio di mansione, quindi, con la possibilità per i dipendenti “di accedere a nuovi percorsi di carriera in un processo – come spiega Coop Alleanza 3.0 in una nota citata dall’Ansa – che intende dare forte impulso al piano di formazione e allo sviluppo della professionalità delle persone impiegate nella rete di vendita” che è il “vero cuore della cooperativa”.
    I lavoratori tuttavia possono anche aderire “su base volontaria a un meccanismo di pensionamento anticipato e incentivato con importanti investimenti da parte di Coop Alleanza 3.0“.

Il cambio di mansione è già stato attuato da ottobre scorso con 84 dipendenti del magazzino di Anzola che da ottobre 2020 erano in cassa integrazione straordinaria per consentire la completa ristrutturazione del magazzino. Dallo scorso ottobre sono usciti dalla cassa integrazione e sono tornati al lavoro a stipendio pieno, nei punti vendita. Quindi “i dipendenti dei magazzini potranno accedere a percorsi di formazione altamente qualificanti ed opportunità di crescita professionale all’interno dei punti vendita”.

Il bilancio di esercizio 2021 (approvato nel 2022) si era chiuso con un’ulteriore perdita di 38 milioni 761 mila euro, rispetto ai 138 milioni persi nel 2020, e con un indebitamento di 4 miliardi 767 milioni di euro, di cui quasi 3 miliardi verso soci per prestito sociale, cifra nel complesso di poco superiore al valore della produzione dell’intero anno.

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