22/2/2023 – Si è aperto davanti alla Corte di Appello di Bologna il giudizio di secondo grado per Claudio Foti, psicoterapeuta condannato in abbreviato a quattro anni a Reggio Emilia nel processo ‘Angeli e Demoni’, sullo scandalo degli affidi illeciti in Val d’Enza, con epicentro nei servizi sociali dell’unione di Comuni che hanno sede a Bibbiano
Foti era stato riconosciuto responsabile di abuso di ufficio e lesioni dolose gravi, mentre era stato assolto dal reato di frode processuale.
In appello l’accusa è rappresentata dal pm del primo grado Valentina Salvi, applicata dal procuratore generale Lucia Musti, e dal sostituto pg Massimiliano Rossi che hanno chiesto, al termine della requisitoria, la conferma della sentenza del gup e la condanna anche per la frode. Dopo la Procura generale hanno preso la parola i legali di parte civile e il processo è stato rinviato al 14 marzo, per l’arringa della difesa. Nell’udienza di ieri, i giudici hanno anche respinto la richiesta dei difensori di Foti di acquisire relazioni di tre consulenti e articoli di psicologi.
Nella sentenza di primo grado il gup scrisse tra l’altro che le modalità con cui Foti, fondatore della onlus Hansel & Gretel, conduceva le sedute di terapia riuscirono “innegabilmente” a alterare lo stato psicologico di una bambina.
In trrribunale a Reggio Emilia intanto è alle battute iniziali il dibattimento per 17 imputati, tra cui l’ex responsabile del Servizio sociale Federica Anghinolfi e Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano.
(font: ansa.it).