27/2/2023 – L’ esito del congresso nazionale di +Europa ha rafforzato la posizione del coordinatore provinciale di Reggio Emilia Gian Pietro Campani – che guida l’ala autonomista in posizione nettamente critica verso la giunta Vecchi – rispetto ai frondisti (l’ala radicale di Stella Borghi e alcuni nuovi iscritti, con l’assessora Sidoli e il consigliere comunale Benassi) autori del fallito tentativo di disarcionare lo stesso Campani attraverso l’assemblea autoconvocata dell’altra domenica al centro sociale Orologio e la nomina di un anti-coordinatore nella persona di Lorenzo Sassi (peraltro in affari con Benassi in una società di alimenti alternativi).
Il gruppo di Campani si era presentato con la lista Energie Nuove di Federico Pizzarotti, l’ex sindaco di Parma vincitore del congresso (col 46% e il numero più alto dei delegati) ed eletto presidente nazionale operativo di +Europa sulla base di un accordo con Riccardo Magi, a sua volta eletto segretario del partito. Tesoriere la radicale Carla Taibi, braccio destro di Emma Bonino, la leader storica che peraltro ha “benedetto” il ticket Pizzarotti-Magi . Il gruppo Benassi-Sassi, invece, si era presentato con “Next Generation” di Benedetto Dalla Vedova, arrivato terzo e che non a caso poche ore prima del congresso si era ritirato dalla corsa per la segreteria.
La sostanza è che nella nuova assemblea nazionale, per la maggioranza, entrano lo stesso Gian Pietro Campani, Matteo Riva e Silvia Vallisneri. Entra anche Giuseppe Benassi con la lista Della Vedova.
Oggi il coordinatore Campani torna a mettere i puntini sulle i e chiarisce ancora una volta reale situazione interna del partito reggiano.
“Al terzo congresso di +Europa sono successe cose significative, non certo trascurabili. La mozione congressuale del segretario uscente Dalla Vedova è arrivata terza, nonostante le posizioni di potere a ogni livello del partito” ha dichiarato Campani. “La proposta di cambiamento e discontinuità di Pizzarotti – alla quale abbiamo, sin dall’inizio, aderito da Reggio Emilia – è risultata vincente”. E, sia pur vincenti “abbiamo favorito una composizione unitaria del congresso ed abbiamo ottenuto che la forma partito, con le sue regole, venisse accettata nonostante le vecchie abitudini di dar vita a “gruppi” politicamente variopinti”.
Aggiunge il coordinatore: “Mentre + Europa assumeva definitivamente la forma partito, su un altro fronte si prendeva atto che la base Pd diceva no al partito dei sindaci. La base del Pd ha affermato con forza che la politica non deve essere declinata nei Municipi ma nei partiti, e questa è anche la mia opinione”. Invece “Reggio Emilia contraddice quanto stabilito dal responso nazionale che ha eletto Elly Schlein. Sono fiducioso che i prossimi passi politici a Reggio siano compiuti anche prescindendo dalla opinione del sindaco e dei suoi assessori, e che qualcosa in più spero possa essere detta dalle segreterie politiche, +EuropaRe compresa”. Il riferimento alle prossime amministrative e alla scelta dei candidati, è trasparente.