26/2/2023 – Immane tragedia davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, la “gemella” calabrese di Reggio Emilia. Si temono oltre 100 morti nel naufragio di un peschereccio carico di migranti dall’Africa che questa notte durante la tempesta sullo Ionio si è spezzato schiantandosi contro gli scogli, sembra mentre erano in corso le operazioni di sbarco in condizioni di mare proibitive. Non c’è ancora un numero attendibile delle persone a bordo dell’imbarcazione.
Le operazioni di ricerca continuano senza sosta, mentre sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Crotone su una persona sospettata di essere uno degli scafisti dell’imbarcazione naufragata.
E’ stata una telefonata giunta verso le 4 di questa mattina alla Guardia di finanzia di Vibo Valentia a fare scattare l’allarme. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell’incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato.
I superstiti sono almeno 80: ventuno sono stati portati in ospedale a Crotone, gli altri sono stati trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto. Erano una cinquantina quelli subito soccorsi sulla spiaggia: hanno raccontato che il peschereccio si è spezzato in due e che a bordo erano in 250, tra cui numerosi bambini. Recuperati anche i cadaveri di due gemelli e di un neonato.
DA DOVE VENIVANO I MIGRANTI
Provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria le vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Si trattava di uno dei tanti viaggi della speranza che segue la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell’area. I migranti erano a bordo di un caicco, un grosso barcone di legno. L’imbarcazione, però, non ha retto alla forza del mare, oggi particolarmente mosso, e si è spaccata a pochi metri dalla costa. I resti adesso sono sparsi sulla battigia per un centinaio di metri. L’imbarcazione era partita 4 giorni fa da Izmir, in Turchia. L’imbarcazione è stata individuata per la prima volta nella serata di ieri da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi. Immediatamente è partita la segnalazione ai soccorritori e sono usciti in mare una motovedetta e un pattugliatore della guardia di Finanza. Le condizioni proibitive del mare non hanno consentito di raggiungere il barcone e i due mezzi sono dovuti rientrare per non mettere a repentaglio la sicurezza degli equipaggi.
IL DOLORE DI MATTERELLA: ORA LA UE GOVERNI IL FENOMENO MIGRATORIO
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’esprimere il “dolore” per il naufragio davanti alle coste crotonesi ,sollecita “un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico”. È altrettanto indispensabile – aggiunge – che l’Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie. E’ quanto scritto in una nota diffusa dal Quirinale. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente. Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza – e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica – si legge nella nota – sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico. È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive.
MELONI: PROFONDO DOLORE, BASTA SPECULARE SUI MORTI
“Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che “si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole”. Il governo, aggiunge, “è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”.
IL MINISTRO PIANTEDOSI: TRAGEDIA IMMANE, FERMARE LE PARTENZE
E’ una “tragedia immane” che “mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che “è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze” dei migranti.
SALVINI: DOVERE DI TUTTI FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
“Una tragedia. Ormai gli scafisti mettono in mare ‘barchini’ sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga. Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti. Una preghiera per questi poveri morti”. Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini in un post su Instagram commenta il naufragio di migranti avvenuto in Calabria.
FRATOIANNI: POTEVANO ESSERE SALVATI
“Un carico residuale in fondo al mare, vero eh? Se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso forse potevano essere salvati. Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un ‘carico residuale’ vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati. #migranti”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
OCCHIUTO: COS’HA FATTO L’UNIONE EUROPEA?
“Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti?”. Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in relazione alla tragedia dello sbarco di migranti a Cutro. “Tutte domande che, purtroppo – aggiunge Occhiuto – ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti”.
LA PREGHIERA DEL PAPA
“Ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati 40 morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi, per gli altri migranti sopravvissuti”, ha detto papa Francesco all’Angelus. “Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza – ha aggiunto il Pontefice -. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”.
(fonte: ansa.it)
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Fausto Poli
26/02/2023 alle 17:50
Se chiedere di non farli arrivare e’ poco…
Alessandro Davoli
27/02/2023 alle 01:18
Qualcosa non viene detto su questa tragedia: “Il barcone era partito 4 giorni fa da Smirne.
Passando quindi tra le mille isole greche dell’Egeo, alcune vicinissime, territori europei, per poi circumnavigare il Peloponneso per poi attraversare tutto lo Jonio per arrivare a Crotone. Dunque ben sapendo che possono fare tutto ciò che non possono nemmeno in Grecia, l’Italia è il ventre molle d’Europa. Infatti la tesi che viene urlata dai media e dai piddini: “i morti sono colpa del governo fascista inumano e spietato, perché assegna alle navi ONG porti sicuri troppo lontani”. Inoltre: i “poveri migranti” avevano pagato agli scafisti sui 10 mila dollari ciascuno.“ (Maurizio Blondet)
Di questi tempi ci sono pensieri vietati … nessun giornale italiano invita i lettori a riflettere sulle ragioni, sui perché, e sulle soluzioni. Giorgia Meloni si è rimangiata la sua promessa: “Blocco navale” … perché?
Saluti ai lettori,
Alessandro Raniero Davoli
Fausto Poli
27/02/2023 alle 08:11
Buongiorno Sig. Alessandro Rainero Davoli: vorrei tanto conoscerLa, per parlare di queste cose. Io non so le dinamiche, di quello che sta succedendo nel Mondo, e le notizie strazianti che arrivano copiose sui Mass Media Nazionali mi rattristano molto. E nascono programmi tv a profusione per trattare questi temi, io penso che ci speculino un po’. Al che’ ho preferito dirottare le mie letture e seguire programmi che mi piacciono sul web. Come sul web ho avuto modo di scambiare alcune chiacchiere (si fa per dire) con Lei, che ritengo sia persona umana, ragionavole e competente. Come ripeto, questa notizia sopra riportata, mi rattrista alquanto, e la soluzione sarebbe non farli mai imbarcare, intervenire la’. L’Europa dovrebbe occuparsene. Per esempio, l’Eni dove va a perforare e creare occupazione in joint venture coi paesi dove si trovano i giacimenti, l’Eni costruisce o fa costruire case lì in quelle zone. La soluzione sarebbe creare occupazione la’, mentre purtroppo esiste solo guerra e disperazione. Di questo sviluppo se ne dovrebbe fare carico l’Europa e i continenti vicini come gli Stati Uniti o l’Australia.
Non so se ho scritto solo fesserie o se quanto riportato e’ un progetto antico mai realizzato per speculare sulla pelle delle persone, che sono anime, di qualsiasi etnia.
Io credo che si debba intervenire, ma la sola cosa che posso fare e’ quella di commentare.
Cordiali Saluti.
Fausto Poli