Archivi

Autismo, bocciata risoluzione Lega
“Così la Regione “condanna” i bambini reggiani al ritardo nelle diagnosi e nelle prese in carico”

21/2/2023 – “Pur di non recitare il “mea culpa”, votando la nostra risoluzione, la maggioranza ha deciso di sentenziare la “condanna” dei bambini reggiani affetti da disturbi dello spettro autistico ad un ritardo nella diagnosi e nella loro presa in carico”. Il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, non usa mezzi termini per commentare la bocciatura, avvenuta oggi in Commissione, dell’atto di indirizzo, a firma Delmonte e Maura Catellani, con la quale i leghisti reggiani chiedevano alla giunta regionale di attivarsi presso l’Ausl di Reggio Emilia al fine di risolvere in modo tempestivo i ritardi denunciati dall’associazione Aut-Aut, accelerando in particolar modo i percorsi di diagnosi e sviluppando un percorso maggiormente stretto con le realtà scolastiche”.

Catellani e Delmonte

“Nel Reggiano – denunciano i leghisti – il servizio di logopedia, trattamento fondamentale per i bambini autistici nella fascia 5-10 anni, sta subendo importanti ritardi e questo ha costretto numerose famiglie a rivolgersi a strutture private, quando invece tale servizio dovrebbe essere gratuito. Ma non solo – aggiungono -: ci è stato anche segnalato un problema di ritardi delle diagnosi e nel supporto alle scuole per definire i programmi didattici da parte del reparto di Neuropsichiatria Infantile, con la conseguente perdita di mesi di lavoro scolastico per i bambini autistici”.

“La bocciatura della nostra risoluzione, assolutamente focalizzata sui ritardi dell’attività dell’Ausl reggiana e non volta a criticare l’operato complessivo di quest’ultima, rischia di comportare effetti pericolosi e negativi: se non riconosciuto e trattato precocemente, il disturbo è destinato a aggravarsi progressivamente ed i mancati trattamenti, se prolungati, produrranno ragazzi non autosufficienti: i progetti collegati, come co-housing, inserimenti lavorativi ecc. sono attivabili, infatti, soltanto se i soggetti hanno avuto un adeguato trattamento abilitativo e tempestivo nell’infanzia” ha concluso Delmonte.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *