12/1/2023 – Insomma, il consorzio dei taxisti ha le traveggole? Le segnalazioni “ricevute da taxisti non riflettano la drammaticità della situazione prospettata nel comunicato del consorzio”: lo hanno affermato all’unisono Il procuratore Calogero Paci e il questore Ferrari, spalleggiati dai rappresentati di carabinieri, Polfer e Polizia locale nel corso di un vertice del Comitato provinciale sicurezza e ordine pubblico appositamente convocato dal prefetto Iolanda Rolli a seguito dell’aggressione del 5 gennaio in piazza Marconi a un taxista e del comunicato del consorzio reggiano.
La riunione, allargata proprio ai rappresentanti della categoria che tutti i giorni ha a che fare con la non facile situazione di zona stazione, ha avuto una conclusione sconcertante. Sembra che i responsabili del consorzio abbiano fatto un brutto sogno. Ciò almeno è quando emerge dal comunicato finale della riunione.
La questione della sicurezza della stazioni, diventata generale tanto da aver provocato l’intervento del ministro dell”Interno Piantedosi – rappresenta anche per Reggio Emilia una priorità. Lo ha detto il prefetto Rolli aprendo la riunione “E’ fondamentale mostrare la presenza dello Stato, far sentire che le istituzioni ci sono e che di fronte a certi fenomeni di insicurezza i cittadini non trovano il nulla o il silenzio“.
Pertanto – così la nota firmata dal Capo di Gabinetto Giavazzi – “a fronte del comunicato del consorzio taxisti reggiani del 6 gennaio scorso, con il quale sono stati evidenziati i problemi vicino la stazione centrale, il prefetto ha deciso di estendere la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ai rappresentanti dei taxisti. Alla riunione ha partecipato, oltre che il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, il presidente della provincia Giorgio Zanni e i vertici delle forze di polizia (compresa la Polfer) e dei vigili del fuoco, anche il procuratore Calogero Gaetano Paci.
In apertura, il prefetto ha evidenziato i toni accesi con i quali il consorzio dei taxisti ha richiamato l’attenzione sulla problematica della sicurezza nella stazione, ed ha quindi invitato il procuratore e le forze di polizia ad esprimere la propria posizione al riguardo.
Sul punto, sia il procuratore che il questore hanno sottolineato come le segnalazioni ricevute da taxisti non riflettano la drammaticità della situazione prospettata nel comunicato del consorzio. Analoghi dati sono quelli esposti dai rappresentanti dei carabinieri, della polizia locale e della Polfer.
Il procuratore, in particolare, ha messo in luce l’importanza di apposite segnalazioni per accrescere il grado di sicurezza di un ambiente delicato come quello della stazione.
Al riguardo, il questore, Giuseppe Ferrari, ha rappresentato come di tutte le denunce pervenute dal 2020, riguardanti la zona in questione, nessuna risulta presentata da tassisti. “D’altronde – ha aggiunto – la situazione della stazione storica è attenzionata da tempo ed è oggetto di servizi straordinari di controllo del territorio. Solo nel corso del 2022 ne abbiamo disposti 184“.
Il prefetto ha poi evidenziato come “il dispositivo di controllo coordinato del territorio viene calibrato anche sulla base delle segnalazioni e delle denunce che nel caso specifico non sono state presentate: la segnalazione, infatti, è fondamentale per indirizzare l’attività di controllo“.
Ad ogni modo “il questore ha assicurato un dispositivo di vigilanza dinamica, che verrà valutata in un tavolo tecnico già programmato, nel quale verrà esaminata, tra l’altro, anche l’efficienza del sistema di videosorveglianza già presente nella zona”.
Sul punto, il sindaco ha manifestato la più ampia disponibilità a migliorare sia il sistema di videosorveglianza che quello dell’illuminazione pubblica.