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Frustò a sangue con un cavo elettrico il figlio di 8 anni
Dopo 10 anni va in carcere

4/1/2022 – Dovrà scontare quasi tre anni di reclusione un uomo di 53 anni, ora residente a Carpio, che nella Pasqua del 2013 frusto a sangue con un cavo elettrico il figlioletto di soli 8 anni, al quale in ospedale furono riscontrate sul corpo ferite guaribili in 30 giorni.

Dopo un iter giudiziario durato quasi 10 anni, la sentenza di condanna a 3 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici è diventata definitiva, e ieri i carabinieri lo hanno prelevato dalla sua abitazione e lo hanno condotto in carcere per scontare la pena, detratti i quattro giorni della custodia preventiva.

I FATTI

Un episodio inaudito di maltrattamenti, quello che venne alla luce a Pasqua del 2013 quando i carabinieri della stazione di Fabbrico intervennero nella casa di un operaio, dopo che le urla del figlioletto di 8 anni erano state udite dai vicini. L’uomo tentò di depistare i carabinieri sostenendo che quelle urla erano della moglie e del figlio che avevano avuto una discussione con lui, aggiungendo che il piccolo era uscito per andare a giocare a pallone.

Ma i militari entrarono in casa e trovarono il bambino accucciato nella vasca del bagno, con evidenti i segni della violenza: era stato frustato con un cavo elettrico. Il bambino fu portato in ospedale, dove gli vennero riscontrate ferite giudicabili guaribili in 30 giorni, mentre nel cesto della biancheria da lavare, a seguito della perquisizione, i carabinieri trovarono e sequestrarono un cavo elettrico di circa un metro e 1,5 cm di diametro: quello utilizzato per seviziare il piccolo.

L’uomo venne arrestato. Quindi l’iter processuale al termine del quale la Corte d’Appello di Bologna in riforma della sentenza del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Reggio Emilia condannava l’uomo, oggi residente a Carpi, alla reclusione di 3 anni con l’interdizione dei pubblici uffici per anni 5 per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

La sentenza divenuta definitiva ha quindi visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Reggio Emilia emettere l’ordine di carcerazione, trasmesso ai carabinieri di Fabbrico per l’esecuzione. I militari ricevuto il provvedimento e alla luce del fatto che l’uomo aveva trasferito al residenza a Carpi, nella serata di ieri unitamente ai colleghi carpigiani si sono recati presso il nuovo domicilio dove veniva eseguito l’arresto. Al termine della formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena: detratti i 4 giorni di custodia cautelare, dovrà scontare anni 2 mesi 11 e giorni 26 di reclusione.

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