9/12/2022 – Inizia alle 12 di oggi, 9 dicembre, nel laboratorio Labanof di Antropologia e Ondontologia Forense dell’Università di Milano, l’autopsia sui resti umani ritrovati a due metri di profondità in un cascinale diroccato nella campagna di Novellara, sulla base delle indicazioni fornite da Danish Hisnain, lo zio di Saman Abbas, un anno e sei mesi dopo la scomparsa della ragazza pakistana, avvenuta nella notte del 1 ° maggio 2021. L’esame sarà condotto da un pool di esperti guidato dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, presenti i consulenti di parte, i legali degli imputati e delle parti civili.
Si tratta dei resti della povera Saman: i dubbi sono praticamente a zero dopo il ritrovamento dei vestiti indossati dalla diciottenne pachistana in quella notte maledetta del più orribile femminicidio di clan, a sfondo tribale e religioso, mai avvenuto in Italia, e della cavigliera visibile nei video di Italian Girl, l’alias assunto da Saman sui social quando dopo aver denunciato i genitori si trovava in una comunità protetta in carico ai servizi sociali emiliani.
Nondimeno dall’autopsia si attende una risposta inequivocabile attraverso l’esame del Dna, così come ci si aspettano elementi decisivi per stabilire come sia stata uccisa Saman, per mano di chi e chi l’ha sepolta nella fossa del cascinale abbandonato situato a circa 700 metri di distanza dalla casa dove abitava la famiglia Abbas.
Tra i tanti oggetti repertati dagli inquirenti figura anche un giubbotto appartenuto a Danish: sulla spalla dell’indumento è stata trovata della saliva compatibile con il Dna di Saman. Stando principalmente alla testimonianza del fratello minore della ragazza, Danish viene indicato come l’esecutore materiale del delitto. Seguendo tle ipotesi, si può pensare che Danish abbia caricato il corpo della nipote sulle spalle, per poi dirigersi al casolare. Ma naturalmente sarà tutto da stabilire in fase processuale.
Insieme allo zio sono accusati del delitto i due cugini e i genitori di Saman. Il padre Shabbar Abbas è stato arrestato in Pakistan, dove è in corso l’udienza sull’estradizione, mentre la madre è l’unica dei 5 ancora latitante. Tuttaavia in queste settimane si è fatta strada l’ipotesi che una misteriosa sesta persona abbia partecipato o presenziato al seppellimento del corpo.