DI PAOLO COMASTRI
27/12/2022 – Ennesima sconfitta, la settima consecutiva, per la Pallacanestro Reggiana che a Brescia perde, peraltro malissimo, 84 – 77.
Contestualmente le dirette rivali vincono tutte lasciando i biancorossi ultimi in classifica distanziati di 4 lunghezze dalla penultima.
Situazione drammatica; certo, mancano 18 partite alla fine di questo campionato, ma francamente, davanti a questo caravanserraglio di giocatori senza arte ne parte, non riusciamo proprio ad intravvedere come coach Dragan Sakota possa raddrizzare la baracca.
Certo sono in arrivo rinforzi ma come si possano inserire in una squadra che, di fatto, manca di un “lungo” degno di questo nome e ha più “ali” che punti in classifica, solo gli dei della palla a spicchi, forse, lo possono sapere.
Aggiungiamo, e per decenza ci asteniamo, per il momento, dai nomi, giocatori in campo senza “palle”, rassegnati alla retrocessione ma con quel approccio di chi sa, o pensa, che quest’altr’anno saranno comunque a svernare su altri parquet con i loro pingui stipendi; voce del verbo…della retrocessione non glie ne può fregà de meno.
Pugno di ferro e pedate nel…le terga a chi non vuole comprendere, ma soprattutto reagire, a questa situazione drammatica; sportivamente si intende.
Come detto mancano ancora 18 partite; se sarà un’agonia senza fine o riscossa si vedrà.
Cosi come i processi si faranno alla fine anche se, purtroppo, non si può sottolineare come questa situazione sia frutto di scelte societarie totalmente sbagliate sia nel non confermare colui, coach Caja, che con una squadra che definire “leggera” appare persino un eufemismo non solo ci salvò, ma ci fece addirittura accarezzare i play off e la ribalta europea.
E solo perchè il suo, peraltro ben noto, caratteraccio mal si conciliava con la dirigenza…….;mah, di solito in un’azienda si giudicano i dirigenti dai risultati, non dal carattere.
Se fosse cosi Sergio Marchionne in Fiat non sarebbe durato più di due mesi…
E sia perché una squadra nata male ed assemblata peggio è stata affidata ad un cavallo di ritorno, Max Menetti, questo sì graditissimo alla dirigenza di cui sopra, che non è riuscito a sfatare la tradizione negli sport di squadra che il ritorno dei puledri quasi sempre trasforma i quadrupedi in ronzini.
Per tornare al Pala Leonessa anche contro la Germani la squadra di Sakota ha dimostrato perché si trova ultima, sfoderando una prestazione davvero sconsolante; a questo si aggiunga l’infortunio di Hopkins prima del match e il risultato è stata una, l’ennesima, sconfitta umiliante.
GERMANI BRESCIA – UNAHOTELS REGGIO EMILIA 84-77
GERMANI BRESCIA: Gabriel 10, Tanfoglio ne, Massinburg 15, Della Valle 16, Taylor 5, Cobbins, Odiase 10, Burns 5, Laquintana 2, Cournooh 13, Moss 3, Akele 5. Allenatore: Magro.
UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Anim 16, Reuvers 15, Hopkins ne, Cipolla, Strautins, Vitali 12, Stefanini ne, Cinciarini 9, Nembhard 4, Burjanadze 8, Olisevicius 2, Diouf 11. Allenatore: Sakota.
Arbitri: Giovannetti, Quarta, Noce,
Parziali: 21-18; 24-15; 20-19; 19-25
Note: fallo tecnico a Sakota al 36′.