14/12/2022 – Svolta nel giallo di Toano, dove l’11 maggio scorso i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia ritrovarono sul fondo di un pozzo nel giardino di casa, profondo 8 metri e coperto da una lastra di pietra pesante 120 chili, il corpo senza vita del pensionato Giuseppe Pedrazzini, di 77 anni.
Nella tarda serata di ieri la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della figlia Silvia e del genero Riccardo Guida contro la decisione del Tribunale della Libertà di Bologna che, su richiesta
della Procura reggiana, impugnando la decisione del Gip del Tribunale di Reggio Emilia aveva disposto l’inasprimento della misura cautelare nei confronti dei due, indagati per omicidio e occultamento di cadavere. Misure restrittive che erano state però sospese in attesa proprio della decisione della Suprema Corte, a cui i due avevano fatto ricorso.
La Cassazione ha quindi deciso per la riattualizzazione del provvedimento, trasmesso dalla procura ai carabinieri del Nucleo Investigativo che lo hanno eseguito insieme ai Carabinieri del
Nucleo Operativo e Radiomobile di Castelnovo Monti, della Compagnia di
Gonzaga e delle stazioni di Toano e Suzzara. Silvia Pedrazzini e il marito Riccardo Guida sono quindi stati arrestati a Suzzara. I due al termine delle formalità di rito sono stati portati nel carcere di
Mantova.
Per quanto riguarda Marta Ghilardini, la vedova di Giuseppe e anche lei indagata, il Riesame aveva ritenuto sufficiente una misura cautelare meno afflittiva.