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Quello è il corpo di Saman
La Corte d’Assise nomina i periti
Via al recupero della salma

22/11/2022 –

La
Corte di assise di ReggioEmilia ha fissato per domani, 23 novembre, alle 12, il
conferimento della perizia tecnica per estrarre e dare
un’identità al cadavere trovato a Novellara e che si ritiene essere di Saman Abbas, scomparsa dalla notte tra il 30 aprile il 1 maggio 2021. I periti dovranno anche accertare le cause
della morte. “Il luogo del rinvenimento e l’accurato
sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si
possa trattare del corpo della giovane donna”, scrive la
presidente della Corte, Cristina Beretti, accogliendo la
richiesta di incidente probatorio urgente della Procura di
Reggio Emilia.

Sono la specialista
anatomopatologa Cristina Cattaneo, che si è già occupata di vari
casi di cronaca, da Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e
l’archeologo forense Dominic Salsarola i periti nominati dalla
Corte di assise di Reggio Emilia per procedere alle analisi
medico legali sul corpo che si pensa essere di Saman Abbas. Ma è quasi una certezza.
I resti sono stati trovati il 18 novembre a Novellara,
all’interno di uno scavo di circa due di profondità, coperto da detriti e resti di mattoni.

Il luogo è un edificio abbandonato a circa 700 metri  da quello in cui è scomparsa Saman Abbas il primo maggio 2021. 

   Per l’omicidio della ragazza sono a processo, con prima  udienza fissata il 10 febbraio, il padre Shabbar Abbas, arrestato solo alcuni giorni fa in Pakistan, la madre Nazia Shaheen, latitante, lo zio  Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, in carcere in Italia. 

   Ad indicare il luogo dove scavare è stato lo zio Danish, venerdì, e il pachistano da sabato ha nominato un nuovo  difensore, l’avvocato Liborio Cataliotti, che, contattato dall’ANSA, non ha fatto dichiarazioni. 

   Alla perizia tecnica potranno partecipare anche le parti  civili: l’associazione Penelope (avvocato Barbara Iannuccelli),  l’Ucoii (avvocato Riziero Angeletti), il Comune di Novellara (avvocato Nicola Termanini), l’Unione Comuni della bassa  reggiana e il tutore del fratello minore di Saman, il primo ad accusare lo zio Hasnain quale autore materiaale dell’assassinio (avvocato Valeria Miari).

(fonte: ansa.it

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