24/9/2022 – Saman tenuta ferma dai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, così da permettere allo zio Danish Hasnain di strangolarla con una corda.
La madre, Nazia Shaheen, in preda a una crisi di pianto, allontanata dal marito, Shabbar Abbas,
Il contributo di un uomo misterioso che avrebbe aiutato a finirla, a infilare il corpo in un sacco, caricarlo su una bici e poi, dopo averlo fatto a pezzi, gettarlo nel Po.
Sarebbero queste le fasi dell’orrendo delitto etnico compiuto a Novellara la notte del 1° maggio 2021, per sopprimere e far scomparire il corpo della povera Saman Abbas, la diciottenne pakistana che non voleva sottostare a un matrimonio combinato.
Così ha raccontato l’orrore di quella notte uno degli indagati in carcere, il cugino Ijaz, a un altro detenuto, che a sua volta lo ha riferito alla polizia penitenziaria. Dichiarazioni che per i carabinieri di Reggio Emilia sarebbero credibili solo in parte.
(fonte: ansa.it)
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Bum Bum
25/09/2022 alle 09:25
Orrore legalizzato dietro l’ipocrisia di facciata.