15/9/2022 – La Squadra Mobile di Reggio Emilia, supportata dalle Squadre Mobili di Bologna, Brescia, Ferrara, Modena e Parma, avvalendosi delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo della Polizia di Stato, ha dato esecuzione a sei misure cautelari in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica Distrettuale – Direzione Distrettuale Antimafia sulla base degli esiti delle indagini coordinate dal procuratore della Repubblica Giuseppe Amato e dal sostituto Roberto Ceroni.
I risultati dell’operazione, avvenuta nella giornata di ieri mercoledì 14, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta in Questura dal dirigente della Squadra Mobile Guglielmo Battisti.
L’attività investigativa si è concentrata su due direzioni: da un lato il contrasto al narcotraffico, in senso stretto, e dall’altro il contrasto al riciclaggio dei profitti generati dal traffico di droga.
Con riferimento al primo filone, quattro degli arrestati, con a carico precedenti specifici, sono gravemente indiziati di traffico di significativi quantitativi di cocaina, marijuana e hashish. Uno di loro, in particolare, è gravemente indiziato di fare parte dell’ associazione criminale, di matrice albanese, dedita al narcotraffico anche internazionale di cocaina, la cui esistenza ed operatività, soprattutto tra le province di Reggio Emilia e Modena, era già stata documentata nell’ambito di una imponente inchiesta dalla Squadra Mobile reggiana e coordinata dalla DDA di Bologna.
Nell’ambito di quella indagine, che a gennaio 2021 aveva portata all’emissione, da parte del GIP distrettuale, di 19 misure dicustodia cautelare, era emersa, in particolare, un’associazione criminale fluida in grado di muovere, attraverso autovetture appositamente modificate ed attrezzate con vano segreto, ingenti quantitativi di stupefacente. L’esistenza dell’associazione criminale è stata riconosciuta, in primo grado, con sentenza di condanna emessa dal GUP presso il Tribunale di Bologna a carico di quattordici imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Il capo dell’associazione, in primo grado, aveva riportato una condanna a 11 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione. Ed’ attualmente detenuto e, in relazione ad altri episodi di importazione di cocaina, è stato nuovamente raggiunto dall’ordinanza custodiale eseguita nella giornata di ieri.
Nel corso di questa attività investigativa, gli operatori della Polizia di Stato avevano già proceduto al sequestro di 34 chilogrammi di marijuana, tre chili di cocaina e di un’auto modificata con vano segreto per il trasporto dello stupefacente.
Per il secondo filone dell’inchiesta, il GIP distrettuale ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di 2 persone, incensurate, gravemente indiziate di concorso esterno in associazione finalizzata al traffico di droga e di vari episodi di riciclaggio, all’estero, del denaro provento dall’attività illecita.
Nel corso delle indagini, in particolare, erano già stati sequestrati 79 mila euro contanti appena prelevati dal presunto riciclatore per conto dell’associazione criminale.
I COMPLIMENTI DEL PREFETTO ALLA SQUADRA MOBILE
Il Prefetto di Reggio Emilia ” ha appreso con grande soddisfazione gli esiti della brillante operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia”..
“Gli agenti dell’apposita Sezione Antidroga, guidati dal dr. Guglielmo Battisti – sottolinea il prefetto Iolanda Rolli – hanno condotto una complessa azione investigativa che ha portato all’individuazione di un’organizzazione criminale particolarmente attiva nel traffico di stupefacenti e nell’attività di riciclaggio dei proventi.
L’operazione, che conferma la persistenza della minaccia, evidenzia l’efficacia dell’azione di contrasto svolta dalla Questura Reggio Emilia.
Al dr. Guglielmo Battisti e a tutto il personale della Squadra Mobile che ha partecipato all’operazione il più vivo compiacimento per l’ottimo lavoro che fornisce, ancora una volta, una risposta tangibile della presenza dello Stato su questo territorio“.