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Riciclaggio di preziosi rubati: due arresti e maxi sequestro a compro oro
Disoccupati con orologi top per 60 mila euro

30/9/2022 – Oltre cinque chili preziosi sequestrati e due persone in carcere per un giro di ricettazione e di riciclaggio di ori, orologi di pregio e pietre preziose rubate. Gli arrestati sono un 41enne residente a Reggio Emilia, con numerosi precedenti pe ricettazione a suo carico, e l’amministratore-gestore di un compro oro della provincia,

Nella giornata di mercoledì la Squadr Mobile, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia ha eseguito le due misure cautelari in carcere e il sequestro preventivo, anche per equivalente, di una grande quantità di preziosi di provenienza furtiva.

Le indagini erano iniziate nel 2019 col monitoraggio di un giovane ritenuto autore di numerosi furti in abitazioni, poi condannato proprio per quei furti.

La Squadra Mobile “ha cercato, in particolare, di risalire la catena criminale al fine di individuare il canale di ricettazione e riciclaggio. Dopo aver individuato il 41enne come figura cruciale nelle indagini, gli approfondimenti investigativi hanno messo a fuoco il ruolo di in un compro oro, ubicato in Provincia, il canale con cui i preziosi venivano “ripuliti” e reimmessi nel circuito, legale, di commercio dei preziosi. La Squadra Mobile ha documentato tre cessioni di significativi quantitativi di preziosi: per alcuni di questi è stata ricostruita la provenienza furtiva e si è potuto procedere alla restituzione ai derubati.

Approfondendo la gestione del compro oro, amministrato dal secondo destinatario della misura cautelare, è un metodo ricorrente diriciclaggio: veniv attribuito a persone ignare di tutto il conferimento in realtà mai avvenuto consistente nell’attribuire ad ignari soggetti il conferimentodi preziosi di varia natura; alla luce delle risultanze investigative, “è apparso logico ritenere che tale metodo fosse adottato per conferire, anonimamente, all’esercizio del Compro Oro dei preziosi “scomodi” perché provento di furto o di altro delitto”.

Complessivamente, analizzando i file della contabilità rinvenuti nel corso di perquisizione presso il Compro Oro, la Polizia di Stato ha identificato e interrogato 39 persone che, a vario titolo, hanno escluso di avere conferito, complessivamente, 1, 602 chili di oro e 6,633 chili di argento e neppure di avere ricevuto, quale controvalore, la somma totale di 44.771 euro.

“La difformità, palese, tra risultanze documentali e gli effettivi conferimenti di preziosi – fa sapere via Dante – avevano già consentito di sottoporre a sequestro preventivo, nel corso delle indagini, l’esercizio di Compro Oro”.

Il GIP del Tribunale, su richiesta dalla Procura della Repubblica, oltre alle misure cautelari personali ha disposto anche il sequestro preventivo, diretto, del prodotto del reato di riciclaggio: “Allo stato, nel corso delle indagini, sono stati sequestrati oltre cinque chili di preziosi di vario genere: orologi, pietre preziose, monili in oro. A ciò si aggiunge nonché il sequestro, anche per equivalente, di quei preziosi che non sono più stati rinvenuti, nel corso delle indagini, nella disponibilità degli indagat”i.

In esecuzione del sequestro per equivalente si è proceduto, a carico di uno dei destinatari alla misura custodiale, al sequestro di un’autovettura, di un orologio di pregio e di un anello in via di valutazione.

Nel corso di ulteriori perquisizioni disposto dalla pm a carico di altri indagati, pressoché privi di reddito lecito, gli uomini della Squadra Mobile hanno rivenuto sei orologi di pregio per un valore di oltre 60 mila euro. I preziosi sono stati sottoposti a sequestro anche al fine di verificarne, con la casa madre, la eventuale provenienza delittuosa.

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