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Raduno baby gang : lettera di una madre alle autorità di Reggio
“Se vado ai Petali e mi succede qualcosa, la città sarà responsabile”

Reggio Emilia, 09/09/2022


Egregio Dott. Giuseppe Ferrari – Questore di R.E.
Egregia Dott.ssa Iolanda Rolli – Prefetto di R.E.
Spettabile Segreteria del Sindaco Luca Vecchi
Egregio Dott. Tria – Assessore

Oggetto: Presunto incontro presso il centro commerciale i Petali con l’arrivo da varie città di giovani magrebini e non.

Mi chiedo sinceramente quali siano i pensieri, i ragionamenti, le dinamiche, le regole quando tali eventi vengono analizzati e poi eventualmente autorizzati. Me lo chiedo perché non lo svolgo di mestiere, me lo chiedo perché immagino sia tutto meno che semplice, me lo chiedo perché vivo dentro al luogo e ad una realtà dove ciò viene concesso, ma anche dove ci sono eventi pregressi poco rassicuranti, dove c’è una cronaca, dove ci sono video pubblicati sui social…, dove i territori che ci circondano non “parlano” diversamente.
Credo nel vostro mestiere, credo nella politica e nella sicurezza del Paese, credo che vi siano quelli che svolgono la propria attività al massimo e quelli che lo svolgono in modo più robotico o lavativo come in tutti i settori. So per certo che i vostri due mestieri vengano spesso e volentieri colpiti da persone non consapevoli, totalmente o parzialmente, di ciò che ci sia dietro.
Però i fatti che vengono fermati storicamente nero su bianco dalle testate giornalistiche sono reali. Dovrebbe per lo meno essere una storia scritta priva di manipolazioni per far ricordare chi non ha, per DNA, il paraocchi.
Io non so se tutto questo romanticismo, che nessuno mi farà morire (neanche il peggior essere umano come chi è lercio e corrotto) sia indicato usarlo qui. Perché quando ho visto coi miei occhi le stories di Instagram di questo gruppo, che cambia utente/profilo ogni “due per tre”, e ho appreso che non avrebbe avuto timore a portare avanti le proprie iniziative… scusatemi ma ho recepito il degrado morale – la non responsabilità – il non senso della realtà – la non sicurezza. Quindi mi sono chiesta se credessi ancora in voi…
Ho avuto difficoltà a trovare motivazioni per convincermi.
Sono palesemente di destra, una destra che a Reggio non esiste!!!
Non mi nascondo dietro un dito a dirlo ma nemmeno dietro un’assurda esaltazione appendendo arazzi “finti” in casa e facendomi tatuaggi inutili come scudo e corazza (perché la verità è che spesso dietro a questi “trofei” ci sono persone senza coglioni). Il fatto che sia di destra non vuol dire che io sia razzista. Ho un’idea chiara e semplice, molto semplice…, che si struttura a CATEGORIE non a razze… E questo per me è il fulcro di tutto, anzi preciso che un reggiano che pecca di qualcosa fatto a caso anche dal suo concittadino magrebino (puro esempio) debba essere punito doppiamente!!
Questo tanto per iniziare a presentarmi.

Raduno: chiamata sui social


Che possa interessarvi o meno… scrivo da cittadina REGGIANA ed italiana, da donna, da mamma, soprattutto da persona libera, non manovrata da chicchessia… anche se qui i veri liberi sono chi può procurarsi droga e armi senza problemi – chi pur annunciando minacciosamente un evento se la caverà sempre – chi fa matrimoni suntuosi con il reddito di cittadinanza – chi usando una parlata un po’ strana ed una mimica “storta” può risultare incapace di intendere e di volere pur avendo abusato di bimbe/ragazze/donne.
Credo che in generale un conto sia L’ACCOGLIENZA (valore umano assoluto da preservare), un altro conto sia L’UTILIZZO DELLO SPOSTAMENTO DELLE MASSE COME ARRICCHIMENTO DELLE CASSE strumentalizzando VALORI inesistenti e
rivolgendosi molto facilmente a IDEOLOGIE POVERE, VUOTE, INSABBIANTI per natura e MANIPOLATRICI (basta mettere una bandiera della Pace al balcone e siamo a posto così –senza sapere nulla di ciò che sta effettivamente accadendo ma va benissimo perché lo fanno “tutti”).
UN ALTRO CONTO ANCORA E’ SOTTOVALUTARE IL TERRITORIO, LA SUA DETURPAZIONE, IL SUO SFRUTTAMENTO SENZA DIRITTO.
Ho timore che fondamentalmente sia stato ignorato per lo meno in parte ciò che è accaduto nel passato (Peschiera, Reggio nello specifico ai Petali… come in altre città), peccato che gli epiloghi, a mio avviso discutibili, non siano stati una risposta responsabile e soddisfacente per la popolazione.
E scusatemi ma non devo avere nemmeno paura di esplicitare la mia idea su un foglio di carta o su una mail, perché questo è il meccanismo che molto spesso si instaura nelle dinamiche di queste cose.
Sfido qualsiasi persona a ricevere minacce a due millimetri dal viso, sentendo sul viso la saliva di chi ti minaccia che casomai ha un coltello in tasca… quando tu non hai fatto assolutamente nulla e certamente non sei armato. Vorrei sapere sinceramente se vi siete chiesti se fosse capitato a voi o ai vostri eventuali figli.
Forse ci sono figli di serie A e figli di serie B. Altrimenti credo che qui saremmo tutti estremamente sereni o tutti estremamente preoccupati…. NON un po’ e un po’.
Ecco io ho una figlia di serie B. Se le dovesse accadere mai qualcosa per questo fatto sociale a mio avviso incuratosappiate che riterrò diretti responsabili chi avrebbe dovuto prevenire se del caso impedendolo e successivamente gestire l’evento.
Sono ESTREMAMENTE STANCA della politica sostanziale, ovvero quella “poltronara” per lo più assente, e sono ESTREMAMENTE STANCA di questa cittadinanza silente che “blatera” tante cose in casa propria e in chat inutili anziché agire.
Questo non vuol dire ARMARSI e riprendersi un territorio con la VIOLENZA… Questo non vuol dire solo recuperare sicurezza… Questo non vuol dire ABBASSARSI AL LIVELLO di chi rende la tua città una spazzatura in senso lato del termine… Questo vuol dire usare una materia grigia di cui noi siamo dotati e RIPRENDERSI UNA DIGNITA’.
Se abiti qui devi rispettare il territorio, non creare terrore, non girare con pistole o coltelli, pagare le tasse e rispettare la pulizia che tanto paghiamo alle Società erogatrici.
Se le Autorità preposte saranno sorde in tal senso e le Forze dell’Ordine avranno paradossalmente le cosiddette “mani legate” ce ne faremo una ragione. Ma certamente prima o poi sarà il momento storico, da CITTADINII LIBERI – DA LAVORATORI CHE PAGANO LE TASSE – DA NON SPACCIATORI – ma soprattutto DA REGGIANI, per far capire che sarebbe anche tempo maturo di non essere più presi per il culo. Perché avere avvertimenti anche non sottesi e non sentirsi adeguatamente tutelati è allucinante.

Se mi andrà di andare ai Petali domani ci andrò, se non mi andrà non ci andrò. E se ci andrò e senza far nulla mi accadrà qualcosa non dovuto a me ma a persone malsane… la CITTA’ dovrà rispondere a me ed alla mia famiglia.
La domanda che vi dovete porre non è che intenzionalità avrà la cittadinanza… ma se la città è al sicuro e se chi c’è dentro è gente PULITA!
Vi auguro buon lavoro.
Con tutto rispetto,
Erika.

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Una risposta a 1

  1. Ivaldo Casali Rispondi

    11/09/2022 alle 08:56

    Esprimo i miei complimenti alla Signora Erika e piena condivisione per questa dettagliata lettera-verità, inviata alle Autorità locali, sul degrado sicurezza a Reggio Emilia.
    Come è noto da tempo l’esplosione del fenomeno delle baby gang è presente anche a Reggio Emilia con gravi episodi compiuti da soggetti, anche minorenni, che mettono in atto comportamenti perseguibili penalmente. Violenze sessuali di gruppo ai danni di ragazzine, estintori lanciati contro alunni delle elementari, tentate rapine, cassonetti dei rifiuti divelti e dati alle fiamme, risse nei quartieri e spesso al Centro commerciale I Petali. Aggressioni anche in pieno giorno, vedi bar Piccadilly e bar Elim, per accoltellamento, compiute da teppisti di un età dai 15 ai 24 anni, alcuni di queste “bande” sono già conosciute dalle Forze dell’Ordine, che con oggetti da taglio avevano procurato lesioni ad un giovane. Queste bande di giovinastri promuovono pestaggi, atti di violenza, organizzano spedizioni punitive, aggrediscono le persone, ormai dilagano a loro piacimento anche in pieno centro storico, sotto i portici (vedi bottiglie vuote e altri rifiuti sparsi) e con irruzione in un Minimarket. Vi sono diverse Petizioni da parte di cittadini, residenti e commercianti, contro il degrado e atti delinquenziali in certe zone, stremati dai quotidiani vandalismi, risse, ubriachezza molesta, frequentati da diverse etnie, cosiddette “risorse” per la sinistra cattocomunista!
    Senza dimenticare il maxi raduno, ABUSIVO, in luogo pubblico con “spettacolo e intrattenimento”, il Rave party di Gavassa del 25 ottobre dell’anno scorso con musica e impianto acustico!
    Purtroppo Signora Erika tutto ciò persiste nonostante il nuovo protocollo firmato in Prefettura (il primo luglio 2022 da oltre 15 attori!) dal titolo: “Mille occhi sulla città”. Questo nuovo patto ha avuto, al momento, solo visibilità sugli organi d’informazione con foto di gruppo, sul territorio le situazioni di degrado e insicurezza sono ulteriormente in aumento.
    Signor Sindaco, siamo in EMERGENZA SICUREZZA, emani una direttiva alla sua dipendente Forza di Polizia (di quasi 180 unità, mai avuto un organico di queste dimensioni!) di predisporre, in via prioritaria, servizi di sicurezza h24 sul territorio comunale.
    Ivaldo Casali
    (Resp. Dip. Sicurezza e Legalità di FdI)

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