3/9/2022 – Arriverà mercoledì 7 settembre in Italia dal Canada la salma di Matteo Incerti, il giornalista, scrittore e politico reggiano morto stroncato da un malore la vigilia di Ferragosto, sulle rive del lago Huron, in Ontario, dove aveva appena cominciato un tour per preentare l’edizione inglese del suo libro “I Pellerossa che liberarono l’Italia”, nel quale aveva recuperato le memorie dimenticati dei nativi americani che combatterono contro i nazisti nello Stivale, durante la Seconda Guerra mondiale.
La salma di Incerti, spirato a soli 51 anni nel pieno della sua attività come scrittore e al servizio stampa dei gruppi parlamentari M5S , arriverà mercoledì pomeriggio con un volo via Istanbul all’aeroporto Marconi di Bologna per l’immediato trasferimento alle camere ardenti della Croce Verde di Reggio Emilia. La cerimonia di commiato è prevista giovedì alle 16, ma potrà rendere omaggio alla salma a partire dalle ore 8. Tuttavia il rcordo di Matteo Incerti resterà scolpito in una targa in sua memoria che sarà scoperta in novembre durante la giornata degli alberi, che il giornalista reggiano aveva voluto fortemente anche a Reggio.
La cerimonia sarà alle 16, ma fin dalle 8 del mattino sarà possibile fare una visita. Intanto, chi in queste settimane ha supportato la famiglia, in primis l’amica e collega del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, si è mosso con il sindaco di Reggio e col presidente del Consiglio comunale affinché il nome di Matteo Incerti venga celebrato in uno dei contesti che gli era più caro: una targa in sua memoria sarà scoperta il prossimo novembre durante l’ormai consueta giornata della piantumazione degli alberi, una tradizione che proprio il Movimento e Matteo avevano introdotto a Reggio Emilia.
Non si contano gli attestati di cordoglio da tutta Italia e da molte parti del mondo: fra i tanti quello della figlia del veterano Martin Adler, il soldato americano che grazie a Incerti, autore di un libro sulla sua storia di guerra, aveva potuto riabbracciare nel 2021 i bambini incontrati nel 1944 durante la battaglia di Monterenzio.
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