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Il nuovo Palabigi presentato sul filo di lana
Telenovela conclusa, ma l’errore resta nel manico…

DI PAOLO COMASTRI

Paolo Comastri

20/9/2022 – Davvero sul filo di lana, praticamente a poche ore dall’inizio del campionato di basket di serie A 2022 / 2023, l’Amministrazione Comunale i Reggio Emilia ha presentato il “nuovo” Palabigi.

Una riqualificazione non certo piccola; rinnovati e ampliati i servizi, rifatti gli spogliatoi, nuovo parquet di gioco, totalmente ristrutturato il piano sotterraneo con nuova sala stampa, palestra e sala attrezzi, area infermeria e fisioterapia, ma soprattutto la copertura completamente rifatta.

Interno del nuovo Palabigi: in evidenza la nuova copertura in acciaio

Dalla oramai logora e cadente controsoffittatura ad una nuova struttura portante del tetto, fatta in acciaio, che è stata lasciata a vista dopo un’operazione di pulizia e riverniciatura. Considerando l’intervento per rafforzarla e adeguarla dal punto di vista sismico si è trattato della parte più consistente del cantiere. 

Palabigi: il novo parquet

Quella giunta a compimento è la seconda fase di ristrutturazione, costata da sola 2,7 milioni di euro; altrettanti denari erano stati investiti nel 2017 per l’ampliamento che ha portato la capienza a 4.530 posti.

Totalmente rivisti anche gli impianti di ventilazione e riscaldamento compresa la sostituzione dei vetusti serramenti e delle vecchie vetrate. Anche le facciate esterne sono state rifatte utilizzando materiali isolanti, posizionati sotto un manto di copertura in alluminio.

L’esterno rivestito in alluminio

Tutto bene quindi; la stuccosa, e stucchevole, telenovela del cantiere al PalaBigi si è, finalmente, risolta e a Piazza Prampolini, ça va sans dire, possono tirare un sospiro di sollievo.

Ci chiediamo tuttavia quale logica sia quella di investire in una struttura per 4 mila 500 spettatori senza che possano esistere parcheggi, e per giunta impattante sull’asse portante della viabilità urbana della città, cioè la circonvallazione.

I nuovi spogliatoi

Fonti specialistiche e davvero qualificate ci dicono che con circa 4 milioni di euro, più o meno la cifra investita per il palasport di Via Guasco, era possibile allestire una moderna e funzionale tensostruttura dalla capienza di 5,000 posti: un nuovo palasport da posizionare in aree peraltro già identificate da tempo come la zona della stazione Mediopadana o quella del polo fieristico, tutte con possibilità di parcheggi adeguati, funzionali e pure servite da una viabilità comoda e moderna.

Il PalaBigi? Una volta risolte le criticità ma ridimensionato, a disposizione per attività sportive “minori” e programmi ricreativi / culturali.

R(P) eggio Emilia è rimasta così l’unica città di questo bel, forse, una volta, bel paese ad ostinarsi a mantenere nel centro storico una struttura come il palazzetto dello sport; tutte le altre hanno, e peraltro da tempo, optato per altre soluzioni più moderne, ma soprattutto pratiche, funzionali, logisticamente adeguate e non impattanti sui e nei centri storici…..

Nel calcio un tanto vituperato Franco Dal Cin risolse il problema con quel suo, allora, visionario e futuristico progetto dello stadio “Città del Tricolore”; ora diventato modello ed esempio a livello europeo….

Altri tempi, forse, ad iniziare da chi allora “comandava” in Piazza Prampolini; sì … altri uomini, nel caso donne.

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