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Gang giovanili, accoltellamento al bar
Preso in Francia esponente di Casa Base

17/9/2022 – Un uomo di 24 anni, uno dei boss della ormai famigerata gang Casa Base che semina la paura negli ambienti giovanili di Reggio Emilia è stato catturato in Francia dove si era reso uccel di bosco perchè accusato insieme a tre complici – uno dei quali minorenne – dell’accoltellamento di un ragazzo di 20 anni, avvenuto in febbraio al bar Piccadilly, all’angolo con viale Umberto I, in città. Era fuggito al blitz dei carabinieri che eseguirono la misura cautelare restrittiva a carico dei responsabile della feroce aggressione consumata nell’ambito della rivalità tra baby gang reggiane.

E’ arrivato questa mattina alla Malpensa e consegnato ai carabinieri e alla polizia penitenziaria di Reggio Emilia. Ora è in carcere in via Settembrini.

L’AGGRESSIONE, LE INDAGINI, GLI ARRESTI E LA FUGA

Erano stati filmati dalle telecamere e identificati in brevissimo tempo i quattro giovani che la sera del 23 febbraio avevano accoltellato un ventenne al bancone di un bar della città seminando il panico tra i clienti e danneggiando il locale.

Erano 4 giovanissimi , tre dei quali maggiorenni e affiliati alla gang giovanile CASA BASE di Reggio, che prima di ferire la loro vittima, le avevano strappato la collanina d’oro che aveva al collo.

Per i maggiorenni la Procura reggiana, condividendo le risultanze investigative dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, aveva richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che la mattina del 12 marzo è stata eseguita dai carabinieri, mentre il minorenne è rimasto indagato in stato di libertà.

Due di loro, un 18enne e un 20enne di Reggio Emilia venivano arrestati mentre il terzo, destinatario della stessa misura cautelare restrittiva, un 24enne abitante in città, era riuscito a evitare l’arresto, riparando all’estero.

A distanza di circa sette mesi dalla feroce aggressione, il 24enne, colpito da mandato di arresto europeo, è stato localizzato e arrestato in Francia. Estradato è giunto in Italia questa mattina, sabato 17 settembre, con volo di linea atterrato a Malpensa. Preso in consegna dalla Polizia dello scalo, è stato quindi trasferito al personale della polizia penitenziaria e ai carabinieri di Reggio Emilia che l’hanno condotto nel carcere reggiano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Per tutti l’accusa è di concorso in rapina aggravata, lesioni personali aggravate, danneggiamento, minacce e, per l’odierno arrestato, anche l’accusa di porto abusivo di armi per aver portato fuori da casa un coltello con lama di 8/10 cm.

Quanto accadde era stato ricostruito, oltreché alle diverse testimonianze, anche grazie alle immagini, acquisite nell’immediatezza dei fatti dai carabinieri della Compagnia di Reggio che hanno analizzato i fotogrammi sia delle telecamere di un’attività nei dintorni che quelle interne al bar.

La vittima (appartenente a un gruppo di amici rivali degli aggressori) si trovava all’interno del bar con due amiche quando è stato raggiunto dal gruppo di 4 aggressori che l’hanno picchiato colpendolo con una serie di pugni al volto per poi desistere anche grazie all’intervento del barista, a sua volta colpito e scaraventato a terra. I quattro si sono allontanati e l’episodio pareva concluso. Ma poco dopo sono tornati sul posto, passando da una porta secondaria. Hanno avvicinato la vittima che veniva colpita con alcuni fendenti tanto da riportare ferite poi giudicate guaribili in 10 giorni, mentre il barista veniva dimesso con 5 giorni di prognosi. Quindi la fuga degli aggressori e l’intervento dei carabinieri che hanno avviato le indagini culminate con l’identificazione di tutti e quattro i responsabili e l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi.

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