2/9/2022 – Continua il giro di vite nei confronti delle bande urbane. Il Questore di Reggio Emilia Giuseppe Ferrari ha emanato 5 Daspo urbani nei confronti di altrettante persone, una ancora minorenne, ritenute responsabili di reati avvenuti all’esterno del Bar Boiardo di Scandiano.
I fatti risalgono alla notte del 14 dicembre dell’anno scorso, quando i Carabinieri della Tenenza di Scandiano intervenivano all’esterno del Bar Boiardo per la segnalazione di gravi disordini. All’esito delle investigazioni i militari deferivano in stato di libertà un gruppo di soggetti – di età compresa tra i 17 e i 53 anni e residenti a Reggio città in provincia, per il reato di rissa.
Il provvedimento prevede per 4 dei destinatari il divieto di ingresso e stazionamento nei pressi degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento del Comune Scandiano per periodi variabili dai 6 ai 18 mesi dalla notifica del provvedimento avvenuta nei giorni scorsi a cura dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Per il quinto Daspo, invece, il divieto in questione si estenderà ai locali dell’intera provincia di Reggio Emilia perchè l’interessato ha già sul groppone delle condanne penali anche rapina e rissa. Peraltro, due dei soggetti erno già colpiti da analoga misura di Daspo urbano emessa sempre dal questore di Reggio Emilia.
Le differenti durate e modalità – fanno sapere in via Dante sono state calibrate sulle condotte tenute nella commissione dei fatti, sui precedenti specifici di alcuni di essi, come nello spirito della norma che permette di parametrare il provvedimento al singolo caso concreto.
Al fine di consentire ai soggetti interessati di poter attendere alle normali esigenze di vita, il Daspor urbano è stato contenuto in un arco temporale che va dalle ore 18 alle ore 06 del mattino successivo, per tutti i giorni della settimana.
Per effetto delle prescrizioni, previste nella nuova formulazione dall’art. 13 bis della legge nr. 14 del 2017, gli stessi non potranno accedere a bar o ad altri esercizi di pubblico trattenimento e neanche prendere posto nelle distese estive degli stessi o comunque stazionare nei pressi dei citati locali negli orari sopra indicati.
La violazione ai divieti imposti determina, comunque, la reclusione per un periodo che va dai sei mesi ai due anni e la multa da un minimo di 8.000 ad un massimo di 20.000 euro.
Il DASPO urbano è una misura di prevenzione ritenuta partiolarmente incisiva, sia perché può essere adottata anche in seguito ad una singola denuncia all’autorità giudiziaria, per reati che determinino disordini negli esercizi pubblici, sia perché’possono esserne destinatari anche i minorenni. Con questi presupposti “il provvedimento costituisce un valido strumento a disposizione dell’autorità di pubblica sicurezza, in grado di prevenire efficacemente il verificarsi di episodi che minano la serenità delle persone che intendano trascorrere pacificamente ed in serenità, i momenti di svago”.