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Silk Sport non paga : il grande bluff di Gavassa diventa un caso nazionale
M5S di nuovo all’attacco in Regione

29/8/2022 – Il dossier Silk Sport Car, già Silk Faw, è sempre aperto sul tavolo della Giunta regionale dell’Emilia-Romgna, A tener desta l’attenzione di Bonaccini, Colla e C. sull’affare sino-americano, su cui la Procura di Reggio ha acceso un grosso faro, è ancora una volta il Movimento 5S, il più scatenato sin dal primo momento contro il progetto del polo elettrico di Gavassa da un miliardo di euro, ora finito nel binario morto nel nuovo scenario conflittuale tra Usa e Cina che ha distrutto le vecchie alleanze globali.

Il gruppo 5 Stelle è tornato alla carica con una nuova interrogazione in via Aldo Moro prendendo le mosse dal mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti e manager della sede provvisoria al Tecnopolo ex-Reggiane,

“Risultano in vistoso ritardo o addirittura non mantenuti gli impegni della società sino-americana Silk Faw (ora Silk sports car) per insediare a Gavassa di Reggio Emilia un grande stabilimento industriale per la produzione di supercar ad alimentazione elettrica – si legge nell’interrogazione – un investimento miliardario, su un terreno di 360mila metri quadri, e la prospettiva di migliaia di posti di lavoro (compresi quelli indiretti)”.

Inoltre, aggiungono i 5 Stelle, “nelle ultime settimane, con un vistoso crescendo negli ultimi giorni, si sono succedute notizie molto preoccupanti: è il caso sia del mancato pagamento degli stipendi da quattro mesi alle maestranze, professionisti ad alta specializzazione (come denunciato dai 17 dipendenti e dalle organizzazioni sindacali), sia del ritardo nel versamento del canone d’affitto trimestrale alla STU Reggiane e Iren Rinnovabili, per la locazione di spazi nell’area del locale Tecnopolo, e sia i rilevanti debiti (circa 30 milioni di euro) che la società avrebbe accumulato nei confronti di diversi fornitori”.

I pentastellati vogliono quindi sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga necessario rivedere gli impegni economici assunti (un investimento previsto di 4,5 milioni di euro), anche coinvolgendo il Comune di Reggio Emilia e le parti sociali”. Chiedono poi all’amministrazione “se intenda informare periodicamente l’Assemblea in ordine all’avanzamento del progetto e al contributo regionale previsto”.

Intanto del grande bluff si stanno occupando i media nazionali, dal Corriere dalla Sera a Rai News proprio nell’inedito scenario di scontro tra Cina e Usa, via Taiwan, in cui è rimasto impigliato anche mister Jonathan Krane, il finanziere americano promotore del progetto supercar elettriche. Arriverà un cavaliere bianco a levargli le castagne dal fuoco?

Rai News
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