25/8/2022 – La corsa dell’energia e un’inflazione prossima all’8%, per quasi l’80% dovuta proprio all’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche, “mette a rischio da qui ai primi sei mesi del 2023 circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro”.
E’ quanto stima Confcommercio-Imprese per l’Italia, che indica come la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33 miliardi, il triplo rispetto al 2021 (11 miliardi) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi).
In questo scenario tragico per l’economia, col rischio reale che metà degli esercenti chiudano definitivamente nei prossimi mesi, confcommercio lancia anche a Reggio la campagna “Bollette in vetrina”, che ha preso il via a Firenze, Mantova e in altre città.
“L’iniziativa è molto semplice – afferma il presidente di Confcommercio Reggio Davide Massarini – ma l’impatto può essere decisivo: invitiamo le attività commerciali e i pubblici esercizi a esporre sulle vetrine dei propri locali l’ultima bolletta di luce o di gas, o di entrambe, e quelle relative allo stesso periodo di un anno fa, quindi fotografarle e pubblicarle sui propri social con gli hashtag #bolletteinvetrina #caroenergia #elezionipolitiche2022“.
“La crescita inarrestabile dei costi energetici non è sostenibile dai bilanci delle imprese del terziario, imprese che spesso lavorano con margini estremamente ridotti, mettendo a serio rischio la prosecuzione delle loro attività. Bisogna agire subito”, aggiunge Massarini.roblema oggi più pressante per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. “Siamo ben consapevoli che la situazione vada risolta a livello di Governo nazionale e a livello internazionale. Per questo Confcommercio si sta confrontando col Governo perchè si acceleri sul Recovery Fund energetico europeo e perchè sia fissato un tetto al prezzo del gas: è vitale tagliare drasticamente il costo dell’energia per tutte le imprese, anche quelle non energivore e non gasivore. Nel frattempo abbiamo chiesto il potenziamento dei crediti di imposta già a partire dal terzo trimestre 2022”.
“Qualcosa però possiamo fare anche tutti noi insieme”. Perchè “questa richiesta, sicuramente costosa per il bilancio dello Stato, ha bisogno del massimo supporto da parte degli operatori ma anche dell’opinione pubblica. Per questo proponiamo di lanciare l’iniziativa Bollette in Vetrina, L’obiettivo è informare i consumatori e più in generale i cittadini sulla situazione di difficoltà che le nostre imprese continuano a vivere dopo oltre due anni di misure restrittive dovute alla pandemia. Non è peraltro da escludere che nei prossimi mesi la spinta inflattiva si trasferisca in modo significativo anche sui listini di attività commerciali e pubblici esercizi dopo mesi di relativa moderazione. Anche in questo senso Bollette in Vetrina può essere utile per comunicare coi consumatori”.