14/7/2022 – Aumento di capitale d’emergenza per fronteggiare il deterioramento della propria posizione finanziaria. E’ questo il senso dell’aumento di capitale in Opzione deliberato l’11 luglio dal cda di Landi Renzo (gruppo reggiano leader nelle tecnologie di alimentazione auto a gas) e lanciato oggi con decorrenza 18 luglio e termine ilo 4 agosto, con l’offerta in opzione agli azionisti di 112 milioni 500 mila azioni ordinarie, con valore nominale pari a 0,10 euro, nel rapporto di una nuova azione ogni 1 azione ordinaria posseduta “al prezzo di emissione pari a 0,53 euro ciascuna, di cui 0,10 euro a titolo di capitale e 0,43 euro a titolo di sovrapprezzo”.
L’ importo complessivo massimo è pari a 59.625.000 euro, di cui 11.250.000,00 euro a titolo di capitale sociale ed 48.375.000,00 euro a titolo di sovrapprezzo.
“I diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 18 luglio 2022 al 4 agosto 2022, estremi inclusi e saranno inoltre negoziabili su Euronext STAR Milan dal 18 al 29 luglio 2022 (estremi inclusi).
I diritti non esercitati entro il termine del Periodo di Opzione saranno offerti su Euronext STAR Milan dalla Societa’ entro il mese successivo alla fine del Periodo di Opzione, per almeno due giorni di mercato aperto, salvo che non siano gia’ integralmente venduti”.
Il relativo Prospetto della Ripresa, per l’importo massimo di 59 milioni 625 mila euro, è stato approvato da Consob.
Tale Prospetto riporta i fattori di rischio relativi al Gruppo Landi Renzo e alle azioni ordinarie di Landi Renzo derivanti dall’ Aumento di Capitale di cui alla delibera assembleare del 29 aprile 2022.
Nell’informativa emerge che Landi Renzo è esposta al rischio che il proprio andamento economico-patrimoniale e finanziario si discosti in negativo, anche significativamente, da quello previsto.
In tale circostanza, in assenza di azioni alternative, i proventi dell’aumento di capitale sarebbero destinati – per la parte che eccede quella destinata alla copertura del fabbisogno finanziario netto complessivo per i dodici mesi successivi – anzichè al finanziamento di operazioni di crescita per linee esterne, a iniziative volte a mitigare gli effetti negativi sulla redditività derivanti anche dall’evolversi della pandemia e del conflitto tra Russia e Ucraina.
“Da tali circostanze potrebbe derivare la perdita parziale o totale del capitale investito in azioni di Landi Renzo”, viene sottolineato. Inoltre, la mancata realizzazione del Piano 2022-2025 pregiudicherebbe la capacita’ del gruppo di contrastare il deterioramento della propria situazione economico-patrimoniale e finanziaria.