25/7/2022 – La Sala del Tricolore ha aperto sabato scorso le porte a 24 piccole ambasciatrici e ambasciatori di pace del Saharawi: un appuntamento di scambio, incontro e accoglienza promosso dall’associazione Jaima Sahrawi, che mancava da Reggio Emilia dal luglio 2019. Nel corso dell’incontro, promosso in collaborazione con il Comune, sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Matteo Iori, la presidente di Rete Saharawi e Jaima Sahrawi Caterina Lusuardi, il portavoce degli accompagnatori Mohamed Lebsir, il consigliere regionale Federico Amico, la deputata Antonella Incerti quale coordinatrice del gruppo interparlamentare “Amici del Popolo Saharawi”, la rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfud e numerosi sindaci e assessori comunali del reggiano.
Con loro i rappresentanti delle associazioni di volontari dell’Emilia-Romagna Jaima Sahrawi Reggio Emilia, Help for Children Parma , Kabara Lagdaf Modena e Elouali Bologna.
“È con grande emozione che posso dirvi ‘bentornati a Reggio Emilia’ – ha detto Iori nell’accoglierli in Sala del Tricolore – Sono passati troppi anni, era il luglio del 2019, che voi Ambasciatori di Pace siete stati accolti dal nostro territorio, dalle nostre famiglie e dalle nostre istituzioni locali. Il mondo di oggi è diventato più complicato con la crisi sanitaria ed economica, il rischio è che questi problemi ci possano portare a dimenticare che ci siano popoli, come il popolo Sahrawi, che da anni lottano pacificamente per ottenere i propri diritti e la propria terra. Chiedendo di poter scegliere di avere un proprio paese e fare così ritorno nelle proprie terre”.
La rappresentante del Polisario Fatima Mahfud ha sottolineato come “questo sia un progetto di protezione umana, alla sua base c’è l’etica della responsabilità individuale e non soltanto collettiva. Oggi è il 40° dell’accoglienza in Italia. Non ci siamo mai fermati, abbiamo lavorato anche durante il covid per dare opportunità a oltre 9 mila bambini, ad accoglienza alternativa”.
Nel progetto accoglienza Piccoli Ambasciatori di Pace sono state coinvolte le associazioni operanti in Lazio, Campania, Toscana ed Emilia-Romagna. Dodici di questi bambini sono ora con l’Associazione Help for Children di Parma e altri dodici sono a Reggio Emilia e hanno appena trascorso questa settimana nelle famiglie dei comuni di Scandiano, Albinea e Gualtieri.
Insieme ai bambini e alle bambine erano presenti gli accompagnatori saharawi: alcuni di loro hanno partecipato alla formazione specifica, altri sono storici accompagnatori e tutti seguono i bambini per garantire mediazione linguistica e culturale nei momenti di quotidianità, durante le visite sanitarie, nei momenti istituzionali, aiutando la relazione tra famiglie ospitanti e famiglie saharawi. Queste azioni che le varie comunità unite realizzano sono in stretta collaborazione con i comuni che si attivano durante tutto l’anno, non solo per l’accoglienza, e che hanno stretto i Patti d’amicizia con i comuni dei campi profughi.